Non solo Hariri, anche l'ex presidente dello Yemen tenuto in ostaggio in Arabia Saudita

Non solo Hariri, anche l'ex presidente dello Yemen tenuto in ostaggio in Arabia Saudita

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!



PICCOLE NOTE

 

A quanto pare quanto avvenuto al primo ministro libanese Saad Hariri non è un caso isolato. Egli condividerebbe la sorte di un altro leader politico, ovvero il presidente yemenita Abd – Rabbu Mansour Hadi, anch’egli ristretto a Ryad.
 

Della sorte di Hariri abbiamo scritto in alcune note precedenti: giunto nella capitale saudita egli non ha fatto più ritorno in patria,  nonostante l’insistenza con la quale i libanesi ne chiedano il rientro.


Da Ryad egli ha annunciato le sue dimissioni da premier tramite una televisione saudita. Da allora sulla sua sorte è calato il mistero e i libanesi accusano i sauditi di averlo rapito.


A quanto pare l’Arabia Saudita porta sfortuna agli esponenti politici che vanno a visitarla, perché anche ad Abd-Rabbu Mansour Hadi, riconosciuto a livello internazionale  come presidente legittimo dello Yemen, è impedito di tornare in patria.


Il poverissimo Yemen dal 2015 è preda di una guerra sanguinosa che oppone i ribelli sciiti Houti a una coalizione internazionale guidata dall’Arabia Saudita. In teoria e in via ufficiale Ryad sostiene il legittimo governo, ovvero quello di Hadi, che controlla lo Yemen meridionale (gli houti invece il Nord). Ma non è così.


A rivelare la strana sorte di Hadi è l’Associated Press, ripresa dalla Reuters del 7 novembre. L’agenzia di stampa britannica riporta le dichiarazioni anonime di un alto funzionario della sicurezza yemenita, che ha rivelato: «Da quando Hadi ha lasciato lo Yemen nel mese di febbraio [per recarsi a Ryad], ha ripetutamente inviato richieste scritte al re saudita Salman per tornare [in patria]. Ma non ha trovato risposta».


Nell’agosto scorso, ha spiegato l’anonimo funzionario all’Associated Press, Hadi si era recato all’aeroporto di Ryad per tornare in Yemen, ma è stato sequestrato dai sauditi.


«Altri due funzionari yemeniti hanno confermato che ad Hadi, ai suoi figli e a diversi ministri [del governo di Hadi] giunti a Riyadh è stato impedito di tornare in Yemen», continua l’Agenzia.




«”I sauditi hanno imposto [ad Hadi] una forma di arresti domiciliari», ha detto l’alto funzionario della sicurezza yementa. «Quando Hadi chiede di partire» i sauditi lo impediscono, opponendo alle sue richieste ragioni di sicurezza, dal momento che ci sarebbe chi, ad Aden, vuole ucciderlo «e i sauditi temono per la sua vita».


Pare che dietro il rocambolesco destino di Hadi e dei suoi ministri ci siano gli Emirati Arabi Uniti, i più solerti alleati di Ryad contro gli Houti. Infatti, a controllare la zona dello Yemen meridionale strappata ai ribelli sciiti è ormai Abu Dhabi, che non vuole che il presidente yemenita riprenda le sue funzioni.


Ma il peccato originale di Hadi, imperdonabile anche agli occhi dei sauditi, è un altro, ovvero la sua alleanza con il partito Islah (vedi al Monitor), ramo yemenita della Fratellanza musulmana.


Infatti Ryad ha ingaggiato un confronto a tutti i livelli con questa organizzazione islamica, al potere in Qatar e in Turchia, per ottenere l’egemonia sul variegato mondo arabo-sunnita.


Ma al di là delle motivazioni, pare dunque confermato che i sauditi hanno il vizio di rapire i leader politici scomodi che approdano nel loro regno.


Tale sembra sia appunto anche la sorte di Hariri, dal momento che da quando ha “letto” le sue dimissioni da premier continua a non dare notizie di sé nonostante le attenda tutto il mondo.

Quando Mario Monti parla di "sacrifici".... di Fabrizio Verde Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington? di Giacomo Gabellini Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Quando il bonus è un malus di Giuseppe Giannini Quando il bonus è un malus

Quando il bonus è un malus

Toti e quei reati "a fin di bene" di Antonio Di Siena Toti e quei reati "a fin di bene"

Toti e quei reati "a fin di bene"

Di vincolo esterno si muore: in ricordo di Aldo Moro di Gilberto Trombetta Di vincolo esterno si muore: in ricordo di Aldo Moro

Di vincolo esterno si muore: in ricordo di Aldo Moro

Gli ultimi dati del commercio estero cinese di Pasquale Cicalese Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario di Andrea Puccio Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

Putin si fa la sua Stavka di Giuseppe Masala Putin si fa la sua Stavka

Putin si fa la sua Stavka

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici? di Paolo Arigotti La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

Disuguaglianze inaccettabili di Michele Blanco Disuguaglianze inaccettabili

Disuguaglianze inaccettabili

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti