DeepSeek e la rivoluzione silenziosa dell’aeronautica militare cinese

Svelato il ruolo dell’IA nella progettazione dei futuri caccia J-35 e J-15: Pechino sfida il primato occidentale con l’intelligenza artificiale

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DeepSeek e la rivoluzione silenziosa dell’aeronautica militare cinese

La Cina sta accelerando l’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nelle sue capacità di difesa strategica, con il chatbot DeepSeek al centro di un ambizioso progetto per progettare i futuri caccia più avanzati del dragone asiatico. Secondo quanto rivelato dal South China Morning Post  e da altri media cinesi, il sistema IA sviluppato internamente è ora un pilastro chiave del lavoro dell’Istituto di Progettazione Aeronautica di Shenyang, un ente affiliato alla Aviation Industry Corporation of China (AVIC), responsabile di caccia da combattimento di punta come il J-15 Flying Shark e il caccia stealth J-35. 

Wang Yongqing, capo progettista dell’Istituto di Shenyang, ha sottolineato come DeepSeek stia trasformando il processo di ricerca e sviluppo aeronautico. L’IA non solo riduce il carico di lavoro umano in compiti ripetitivi, come la revisione di dati tecnici, ma introduce nuovi paradigmi di progettazione. “Questa tecnologia ha già dimostrato un potenziale applicativo promettente, offrendo idee e approcci innovativi per l’aviazione del futuro”, ha affermato Wang. Il focus è sui modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) , la stessa tecnologia alla base di ChatGPT, che consente di risolvere problemi complessi in scenari militari reali, dalla simulazione aerodinamica alla gestione dei sistemi integrati di combattimento. 

DeepSeek, in particolare, si distingue per costi ridotti rispetto alle controparti occidentali, grazie all’utilizzo di codice open source e capacità avanzate di “ragionamento logico”. Questo ha non solo migliorato l’efficienza dei team di progettazione, ma ha anche rafforzato l’autonomia tecnologica della Cina, riducendo la dipendenza da soluzioni estere. 

L’uso di DeepSeek nell’industria militare cinese segnala un’accelerazione nella strategia di Pechino per dominare il settore dell’IA applicata alla difesa. Questo sviluppo ha suscitato preoccupazione tra gli osservatori occidentali, con il governo degli Stati Uniti che, sotto l’amministrazione Trump, ha valutato restrizioni sull’accesso di DeepSeek alle tecnologie made in USA, per mitigare rischi per la sicurezza nazionale. Il timore statunitense è che l’IA cinese possa erodere il vantaggio tecnologico tradizionale degli Stati Uniti e dei suoi alleati in ambito aeronautico. 

Secondo gli analisti, l’integrazione di IA domestica nei programmi di sviluppo di armamenti rappresenta una mossa calcolata: non solo per migliorare le capacità operative dei futuri caccia di Pechino (come l’ipotetico J-35B, versione stealth con capacità STOVL per portaerei), ma anche per stabilire un modello di innovazione indipendente, capace di resostere alle sanzioni tecnologiche globali. 

La combinazione di IA avanzata e ingegneria aeronautica potrebbe ridefinire il concetto stesso di superiorità aerea. Gli LLM come DeepSeek permettono di ottimizzare la progettazione di sistemi complessi, ridurre i tempi di sviluppo e anticipare le esigenze operative future, come l’integrazione di droni collaborativi o la guerra elettronica automatizzata. Per la Cina, questo rappresenta un salto quantico verso una forza aerea moderna e interconnessa, in linea con l’obiettivo strategico di proiettare potenza nell'Indo-Pacifico. 

In ultima analisi, possiamo affermare che l’adozione di DeepSeek nella progettazione dei caccia cinesi non è solo un progresso tecnico, ma un segnale geopolitico chiaro: la Cina intende competere alla pari, e forse superare, le potenze occidentali attraverso l’innovazione nativa. Mentre l’IA continua a ridefinire i confini della guerra moderna, il confronto tra modelli tecnologici (open source vs. proprietari) e visioni strategiche (cooperazione vs. contenimento) potrebbe plasmare il futuro della sicurezza globale. Per ora, DeepSeek vola alto, tracciando un nuovo percorso per l’aviazione militare cinese. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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