Brexit, Blake: «Una vittoria della democrazia contro l'oligarchia»

Il giurista internazionale spiega perché l'uscita del Regno uNito dall'Unione Europea non è una vittoria del razzismo e del nazionalismo

7641
Brexit, Blake: «Una vittoria della democrazia contro l'oligarchia»



«Una vittoria della democrazia contro l’oligarchia», il giudizio del noto giurista internazionale Christopher Black riguardo alla Brexit non lascia spazio ad interpretazioni. Secondo Black il referendum che ha sancito la volontà del popolo britannico di abbandonare l’Unione Europea «è stato un voto storico che ha segnato una vittoria della classe lavoratrice sulle élite capitaliste che hanno utilizzato l’Unione Europea per estendere il loro sfruttamento sino ai limiti, e che ora, insieme con il loro padrone, gli Stati Uniti d’America, si stanno armando e preparando per una guerra mondiale contro la Russia». 

 

Il giurista parla anche di una vittoria «dei socialisti reali contro i falsi, socialdemocratici, amanti della NATO di ‘sinistra’, contro Bernard Henri-Levy». Quindi, tornando al mondo del lavoro, si tratta di «una vittoria per il lavoratore britannico stufo di una democrazia che funziona solo per le élite, e che riduce tutto il resto a manodopera a basso costo». 

 

«Una vittoria - continua a spiegare Blake - per coloro che non possono più stare ad ascoltare la litania di bugie che vengono dalla bocca di Obama, Hollande, Merkel, Cameron, e gli altri, i cui interessi non sono nostri e il cui unico obiettivo è quello di sfruttarci al massimo». 

 

Al contrario di una certa vulgata portata avanti da settori progressisti e radicali, che vedono nella Brexit il trionfo del nazionalismo, Christopher Black spiega che siamo di fronte a una vittoria «della sovranità popolare, dell’internazionalismo; perché persone in condizioni di schiavitù economica non possono aggregarsi in una vera unione internazionale fino a quando non riescono a liberarsi dalle catene che le mantiene legate alla cambusa neoliberista». 

 

Benefici ve ne saranno anche per gli altri paesi europei: «Si tratta di una vittoria in Francia per chi ricorda la Comune di Parigi. In Spagna si tratta di una vittoria di Podemos e dei suoi alleati contro quelle strutture di potere che non sono mai state rimosse dopo il fascismo. In Italia si tratta di una vittoria per il Movimento 5 Stelle in un sistema politico in bancarotta. In Europa Centrale si tratta di una vittoria per coloro che si oppongono all’ostilità verso la Russia, ai movimenti di truppe della NATO, al predominio della Germania». 

 

A chi parla di esclusivamente di voto razzista e nazionalista Blake risponde così: «Posso solo dire che il razzismo esiste in Gran Bretagna, così come in tutta Europa, negli Stati Uniti e nel resto del mondo occidentale. Il razzismo è un prodotto del sistema economico che ha bisogno che le persone vedano l’altro come il nemico, che ha bisogno di tenerci divisi per non permetterci di odiare questo sistema che ci impoverisce».  

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

Trump e il "corollario Monroe" Trump e il "corollario Monroe"

Trump e il "corollario Monroe"

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West di Raffaella Milandri Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Gedi, per gli Elkann "lavoro completato" di Paolo Desogus Gedi, per gli Elkann "lavoro completato"

Gedi, per gli Elkann "lavoro completato"

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

In Polonia arrestano gli storici russi di Marinella Mondaini In Polonia arrestano gli storici russi

In Polonia arrestano gli storici russi

Tecnodistopia di Giuseppe Giannini Tecnodistopia

Tecnodistopia

DELENDA EST di Gilberto Trombetta DELENDA EST

DELENDA EST

Solidarietà principio irrinunciabile di Michele Blanco Solidarietà principio irrinunciabile

Solidarietà principio irrinunciabile

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia di Giorgio Cremaschi John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia

John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti