Nessuna sospensione dei brevetti. Vince la Merkel (come sempre)

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Nessuna sospensione dei brevetti. Vince la Merkel (come sempre)

L'incontro di Porto di ieri è stato un disastro. La Merkel l'ha spuntata: nessuna sospensione dei brevetti dei vaccini. Macron, che aveva scommesso sulla proposta di Biden, ne esce con le ossa rotte e questo anche perché Draghi, con una giravolta, si è sfilato.
 
Come al solito l'Italia fa la figura del paese inaffidabile: il nostro drago non spaventa nessuno. E del resto perché dovrebbe? L'Italia è debole, non ha carte da giocare. Ha inoltre scelto di dipendere dalla Germania e questi sono i risultati.
 
L'unica nota positiva è che quello di ieri è stato uno degli ultimi summit con la Merkel. Ma è una magra, magrissima consolazione perché nel resto d'Europa le destre sono sempre più forti. Assistiamo infatti a un ritorno del nazionalismo e a poco vale prendersela con il "sovranismo". Le destre avanzano perché l'UE non sa dare risposte, riflette gli interessi di pochi stati che campano delle loro relazioni con la Germania.

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

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