Il "Curriculum dello studente" e la devastante mutazione neo-liberale della scuola

3723
Il "Curriculum dello studente" e la devastante mutazione neo-liberale della scuola

Il curriculum dello studente, introdotto dal governo, dovrebbe preoccupare molto più di quanto accade con le futili discussioni di costume che agitano quella parte di paese che si autorappresenta come impegnata, politicamente consapevole e attenta alle questioni pubbliche. Da diversi anni la scuola è oggetto di una devastante mutazione senza che vi sia la minima opposizione. Da luogo di formazione del singolo nella comunità, la scuola è sempre più lo spazio di costruzione dell'uomo nuovo neoliberale, imprenditore di se stesso, collezionista di bollini per il curriculum e di competenze da esporre per vendersi nel mercato del lavoro.
 
Tutto questo viene spacciato per modernità, futuro, progresso, mentre invece rappresenta solo la tappa intermedia verso una nuova forma di oppressione. La scuola in cui il singolo esce dalla propria dimensione familiare, si scontra con il passato, entra in contatto con l'altro da sé per mezzo dello studio della storia, delle lingue antiche e moderne, della letteratura e della cultura del passato, è considerata come qualcosa di superato da sostituire con la pedagogia delle competenze che intende adeguare il singolo all'attualità per ridurlo alla sola dimensione del presente così come pensato dalle classi dominanti. In questa nuova ottica si deve andare a scuola per imparare a stare sul pezzo, per essere in sintonia coi tempi, con le richieste del mercato. Occorrono dunque studenti in grado di saper assolvere nella vita quotidiana questi nuovi requisiti. Il curriculum dello studente serve a questo.
 
Si salva, si fa per dire, l'insegnamento scientifico, anche se naturalmente anch'esso viene sottomesso alla logica del mercato. La matematica, la fisica, la chimica e le altre materie sono sempre meno scienze e sempre più tecniche. Il loro insegnamento consiste ormai in una forma di addestramento all'impiego di formule e procedure nella prospettiva di acquisire competenze per rendere lo studente utile, professionale, adeguato, addestrato, in una parola, competente.
 
Di fronte a questo declino, bisognerebbe essere franchi e dire che queste teorie pedagogiche basate sulla competenza sono sul piano della formazione pura spazzatura. La loro funzione è solo politica. Occorre andare nella direzione opposta e tornare ad insegnare l'inattualità, l'estraniazione dal proprio mondo e naturalmente l'inutilità, cioè la capacità di essere non pezzi di un ingranaggio sottomessi alla necessità, ma esseri umani in rapporto dialettico con il mondo esterno e con i processi storico-politici.

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle) di Giuseppe Masala L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Trump e la bolla di Bruxelles di Paolo Desogus Trump e la bolla di Bruxelles

Trump e la bolla di Bruxelles

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia... di Michelangelo Severgnini Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

C'è grande confusione di Michele Blanco C'è grande confusione

C'è grande confusione

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti