Da Giuseppe Dozza a Mattia Santori

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Da Giuseppe Dozza a Mattia Santori

Nelle fila del centrosinistra (sinistra si fa per dire) di Bologna verrà candidato Mattia Santori, volto del movimento delle sardine ed esponente del neoqualunquismo liberalscimunito.

Non c’è da scandalizzarsi, era tutto previsto da tempo. Lungi dall’essere un movimento spontaneo, quello delle sardine è un esperimento dei palazzi bolognesi, che ora rifluisce nella casa madre del Pd, il quale nella città felsinea ha uno dei suoi ultimi fortini.

Da cittadino residente a Bologna non andrò a votare. Non ci andrò anzitutto perchè i primi di ottobre sarò via per lavoro. In ogni caso avrei molta difficoltà a dare il mio sostegno a una coalizione sgangherata e ammuffita che ha totalmente smarrito i suoi ultimi legami con la gloriosa tradizione comunista che ha reso Bologna una città invidiabile. 

Che pena, siamo passati da Giuseppe Dozza a Mattia Santori.

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

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