Tra proteste e scioperi della fame: la Bolivia a rischio

2295
Tra proteste e scioperi della fame: la Bolivia a rischio

In Bolivia, una crescente tensione tra il presidente Luis Arce e il suo predecessore Evo Morales ha dato origine a uno scontro che sta mettendo a dura prova l'ordine pubblico e la stabilità del paese. Secondo quanto denunciato da Arce, i sostenitori di Morales avrebbero occupato tre basi militari e sequestrato armi e munizioni. In un comunicato diffuso sui social media, il presidente ha condannato queste azioni come atti criminali, ben lontani da qualsiasi legittima protesta sociale. Arce ha descritto questi episodi come un "tradimento alla patria" e un "attacco alla Costituzione e al popolo boliviano", poiché minacciano l'ordine democratico e la sicurezza nazionale.

A seguito delle tensioni, le forze di sicurezza hanno rimosso diverse barricate che bloccavano l'autostrada principale che collega la città di Cochabamba con la regione occidentale. Tuttavia, il blocco di strade e i disordini continuano a minacciare la distribuzione di beni essenziali, come alimenti e medicinali, aggravando ulteriormente la situazione economica del paese.

Arce ha lanciato un ultimatum, dichiarando che il governo avrebbe fatto uso dei suoi poteri costituzionali se i blocchi non fossero stati rimossi. Con oltre 19 agenti di polizia feriti negli scontri con i manifestanti e 66 persone arrestate, la situazione sembra aver raggiunto un punto critico. Tuttavia, il presidente ha ribadito l’intenzione di continuare con iniziative che garantiscano l’ordine pubblico, salvaguardando il diritto dei cittadini al libero transito e all'accesso a beni primari.

Evo Morales, che continua ad accusare il governo di Arce di ingiuste persecuzioni giudiziarie e di mettere a rischio la sua vita (recentemente ha denunciato di aver subito un attentato, ma il governo ha negato la sua versione), ha dichiarato uno sciopero della fame come atto di protesta contro le politiche economiche e le azioni del governo. Morales ha chiesto la rimozione delle forze militari e di polizia dalle aree di scontro, esprimendo la volontà di dialogare sulle questioni economiche e politiche che affliggono il paese. Ha anche esortato le organizzazioni internazionali e i paesi amici a intervenire come mediatori per risolvere la crisi.

Le tensioni tra i due leader, che un tempo erano alleati nel partito Movimento per il Socialismo (MAS), sono cresciute da quando Morales ha iniziato a contestare la legittimità delle azioni di Arce e la gestione economica del paese. Di recente, un tribunale boliviano ha emesso un mandato di arresto per Morales, accusato di reati gravi come lo stupro aggravato e la tratta di persone. Morales ha respinto le accuse, sostenendo che si tratti di una manovra politica orchestrata per danneggiare la sua immagine e limitarne l’influenza.

Questa escalation di violenza e le crescenti tensioni politiche tra Arce e Morales riflettono un paese sempre più polarizzato. Le divisioni interne rischiano di destabilizzare ulteriormente una Bolivia già provata da una difficile congiuntura economica.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Il topo da laboratorio del futuro dell'UE di Loretta Napoleoni Il topo da laboratorio del futuro dell'UE

Il topo da laboratorio del futuro dell'UE

Chi vince e chi perde la mortale partita europea di Giuseppe Masala Chi vince e chi perde la mortale partita europea

Chi vince e chi perde la mortale partita europea

Una piazza oceanica a Tripoli contro le Nazioni Unite di Michelangelo Severgnini Una piazza oceanica a Tripoli contro le Nazioni Unite

Una piazza oceanica a Tripoli contro le Nazioni Unite

Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello   Una finestra aperta Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello

Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron di Marinella Mondaini Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron

Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron

Israele, il genocidio, e l'Occidente di Giuseppe Giannini Israele, il genocidio, e l'Occidente

Israele, il genocidio, e l'Occidente

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti