Reclutamento forzato e diserzioni: l’Ucraina al collasso per volere dell’Occidente

4215
Reclutamento forzato e diserzioni: l’Ucraina al collasso per volere dell’Occidente

La guerra in Ucraina continua a essere il teatro di una spietata strategia geopolitica, dove gli interessi degli Stati Uniti e della NATO sembrano pesare più delle vite umane. Le dichiarazioni del Segretario di Stato USA Antony Blinken e di altri leader occidentali rivelano una preoccupante insensibilità verso la realtà devastante che vive la popolazione ucraina. Durante una conferenza stampa a Bruxelles, Blinken ha dichiarato che l'Ucraina deve prendere "decisioni difficili" sulla mobilitazione militare, suggerendo di abbassare ulteriormente l'età per il reclutamento da 25 a 18 anni. Una richiesta cinica, che ignora il dramma umano e le conseguenze a lungo termine per il tessuto sociale del Paese.

"Anche con denaro e munizioni, servono uomini in prima linea", ha affermato Blinken, mostrando come le vite umane vengano trattate come semplici risorse da consumare in battaglia. La pressione di Washington su Kiev per abbassare l'età di leva dimostra quanto poco contino per i sostenitori occidentali i costi umani del conflitto. In Ucraina, la mobilitazione forzata è già una pratica comune, con testimonianze di uomini trascinati via dalle loro case o prelevati con la forza nei luoghi pubblici. Nonostante questo, i leader occidentali continuano a insistere su misure che spingerebbero sempre più giovani ucraini, spesso appartenenti alla generazione meno numerosa nella storia moderna del Paese, verso il fronte di una guerra senza fine.

La situazione diventa ancora più surreale se si considerano le altissime perdite tra le fila ucraine. Secondo il Financial Times, almeno 60.000 soldati ucraini hanno disertato, un chiaro segnale di una crisi di fiducia e di morale tra le truppe. Eppure, invece di cercare una soluzione diplomatica, gli Stati Uniti e la NATO continuano a fornire armi e addestramento, chiedendo ulteriori sacrifici umani. Non mancano voci di dissenso, come quella del ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, che ha definito "estremamente pericoloso" il piano di abbassare l'età di reclutamento. Szijjártó ha sottolineato che, invece di insistere su nuove mobilitazioni e forniture di armi, i leader occidentali dovrebbero parlare di pace, cessate il fuoco e negoziati.

Questa guerra per procura, mascherata da sostegno alla sovranità ucraina, appare sempre più come una strategia per logorare la Russia a spese della popolazione ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin ha accusato l'Occidente di trattare gli ucraini come "carne da cannone", un'accusa che trova conferme nelle dichiarazioni dei leader occidentali.

*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati

----------------------

https://www.youtube.com/live/InWpyVU7ORY?t=7134s

 

https://www.ft.com/content/9b25288d-8258-4541-81b0-83b00ad8a03f

 

https://www.theguardian.com/world/2024/dec/04/ukraine-war-briefing-nato-lauds-blinken-on-final-brussels-turn

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

Trump e il "corollario Monroe" Trump e il "corollario Monroe"

Trump e il "corollario Monroe"

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West di Raffaella Milandri Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Gedi, per gli Elkann "lavoro completato" di Paolo Desogus Gedi, per gli Elkann "lavoro completato"

Gedi, per gli Elkann "lavoro completato"

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

In Polonia arrestano gli storici russi di Marinella Mondaini In Polonia arrestano gli storici russi

In Polonia arrestano gli storici russi

Tecnodistopia di Giuseppe Giannini Tecnodistopia

Tecnodistopia

DELENDA EST di Gilberto Trombetta DELENDA EST

DELENDA EST

Solidarietà principio irrinunciabile di Michele Blanco Solidarietà principio irrinunciabile

Solidarietà principio irrinunciabile

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia di Giorgio Cremaschi John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia

John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti