Perché la maggior parte delle persone che muoiono di Covid sono vaccinate? La versione di The Guardian

Perché la maggior parte delle persone che muoiono di Covid sono vaccinate? La versione di The Guardian

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Sul quotidiano inglese The Guardian è apparso un articolo, firmato da David Spiegelhalter presidente del Winton Center for Risk and Evidence Communication a Cambridge e Anthony Masters ambasciatore statistico per la Royal Statistical Society, dove si ragiona sul perché la maggior parte delle persone che adesso muoiono di Covid in Inghilterra sono vaccinate. Secondo The Guardian questo è assolutamente normale. E’ proprio quello che ci si aspetta da un vaccino efficace ma imperfetto. Quindi entrano in ballo altri fattori come l’età. 

Riprendiamo qui la notizia rilanciata da Giubbe Rosse: 

Il quotidiano inglese fornisce una spiegazione. Potrebbe sembrare preoccupante che la maggior parte delle persone che muoiono in Inghilterra con l'ormai dominante variante Delta (B.1.617.2) sia stata vaccinata. Questo significa che i vaccini sono inefficaci? Al contrario, è quello che, secondo The Guardian, ci si aspetta da un vaccino efficace ma imperfetto, un profilo di rischio che varia enormemente in base all'età e al modo in cui i vaccini sono stati implementati. Basta considerare il mondo ipotetico in cui tutti avessero ricevuto un vaccino tutt'altro che perfetto. Anche se il tasso di mortalità fosse stato basso, tutti i deceduti sarebbero stati completamente vaccinati. I vaccini non sono perfetti. PHE stima che l' efficacia di due dosi contro il ricovero ospedaliero con le infezioni Delta a circa il 94%. Possiamo forse presumere che ci sia almeno il 95% di protezione contro la morte da Covid-19, il che significa che il rischio letale è ridotto a meno di un ventesimo del suo valore normale. Ma il rischio di morire di Covid-19 è straordinariamente dipendente dall'età : si dimezza per ogni differenza di età tra i sei e i sette anni. Ciò significa che una persona di 80 anni completamente vaccinata si assume essenzialmente il rischio di una persona non vaccinata di circa 50 anni - molto più bassa, ma ancora non pari a 0, e quindi possiamo aspettarci alcuni decessi. Il rapporto PHE rivela anche che quasi un terzo dei decessi per la variante Delta sono di persone non vaccinate sopra i 50 anni, il che potrebbe sorprendere data l'elevata copertura vaccinale; per esempio, OpenSAFELY stima più del 93% tra i 65-69 anni. Ma ci sono tassi più bassi nelle aree svantaggiate e per alcune etnie e comunità con una copertura limitata continueranno a subire perdite superiori alla loro giusta quota.                                   

Insomma tutto normale e atteso: ma la domanda sorge spontanea. Perché i malati di Covid non sono stati curati, dato che le percentuali di successo delle terapie farmacologiche sono notevoli e forse superiori a quelle ottenute con i dispositivi sperimentali di massa? I quali dispositivi stanno comunque provocando morti e reazioni avverse in ampia quantità, oltre a selezionare varianti? La narrazione ufficiale, ancora una volta, lascia perplessi. 

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