Il complesso militare industriale e l'Europa (ieri e oggi)

4809
Il complesso militare industriale e l'Europa (ieri e oggi)

 

Gli interessi del complesso militare-industriale USA sempre al primo posto, che alla Casa Bianca siedano “democratici” o “repubblicani”, che sul Vecchio continente ci siano gli Adenauer o le von der Leyen. Leggete quanto riportava nel 1953 Krasnaja Zvezda (Stella Rossa) che fa riferimento alla TASS. 

 

------

 

Gli USA asservono l'economia dell'Europa occidentale 

 

PARIGI, 11 febbraio. (TASS). Il settimanale francese La Tribune des nations ha pubblicato un articolo di Paul Castel sulle cosiddette commesse militari americane all'estero.

Nell'articolo è scritto che l'ex Segretario al Commercio americano Charles Sawyer (nella foto ndr) che, accompagnato da un folto gruppo di funzionari e privati cittadini statunitensi, ha visitato l'Europa occidentale all'inizio di dicembre, ha presentato a Truman un rapporto sulla situazione economica e commerciale dell'Europa occidentale. Questo rapporto, presentato un mese prima dell'uscita di scena del governo Truman, è stato, come nota il settimanale, una sorta di «testamento politico del governo democratico».

I fatti presentati nell'articolo mostrano che i dirigenti del Dipartimento americano per la mobilitazione della difesa intendono utilizzare la “fame di dollari” dei paesi dell'Europa occidentale, causata dalla politica commerciale USA, per influenzare quegli stessi paesi, servendosi di “ordini militari americani” per spostare le loro economie su un piano di guerra.

Gli USA ritengono, scrive Castel, che «la promessa di dollari in ordini militari sarà sufficiente per convincere vari ostinati governi d'Europa ad espandere la loro produzione di armamenti. Indirizzando abilmente gli ordini militari verso questo o quel Paese, su questo o quel ramo speciale della produzione, i dirigenti del Dipartimento per la Mobilitazione della Difesa ritengono di poter più facilmente raggiungere una specializzazione della produzione militare nei vari Paesi aderenti al Patto Atlantico».

Secondo i dirigenti statunitensi, scrive ancora Castel, il programma degli ordini militari non deve, come detto nel Rapporto Sawyer, «includere ordini per la produzione di armi che il Dipartimento della difesa USA considera conveniente, per considerazioni strategiche o politiche, produrre in USA».

A conferma del fatto che gli Stati Uniti avevano già iniziato a ristrutturare il sistema di trasferimento degli ordini militari all'estero in ottemperanza ai nuovi obiettivi, Castel osserva che dei 1.282 milioni di dollari di ordini militari stanziati per il 1952-1953, ne sono stati utilizzati solo 90 milioni, spesi per l'acquisto di carri armati britannici.

Stella Rossa, 12 febbraio 1953

(traduzione fp)

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La strategia del riccio di Trump di Giuseppe Masala La strategia del riccio di Trump

La strategia del riccio di Trump

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti