Gorbaciov, la tragedia delle buone intenzioni

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Gorbaciov, la tragedia delle buone intenzioni

 

 
Quando uscì il libro nel 1989 lo comprai. Fu di fatto il primo libro di politica internazionale che lessi.
 
 
Avevo 15 anni.

Non sapevo niente del mondo.

Ma ero curioso.

E mi piaceva questo uomo che abbassava le armi unilateralmente a nome di uno dei due padroni del mondo.

Era la premessa perfetta per un mondo di pace, pensai.

Noi europei avremmo certamente seguito presto il suo esempio, pensai.

Ora lasceremo la Nato, pensai.

L'Europa diventerà un luogo di pace, pensai.

Che fortuna ha la mia generazione, pensai.

Poi, quando Gorbaciov abbassò le armi davvero, l'altro padrone del mondo gli sparò addosso.

E continuò a farlo per oltre 30 anni.

E poi quando qualcuno da quella parte ha risposto, il 22 febbraio scorso, abbiamo gridato all'invasore.

La pace è una gran bella cosa.

Ma abbassare le armi di fronte a uno psicopatico armato non è un gesto di pace.

È il prodromo per una tragedia.

Michelangelo Severgnini

Michelangelo Severgnini

Regista indipendente, esperto di Medioriente e Nord Africa, musicista. Ha vissuto per un decennio a Istanbul. Il suo film “L'Urlo" è stato oggetto di una censura senza precedenti in Italia.

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