Gas libico, la Turchia e l'ennesima figuraccia della stampa italiana

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Gas libico, la Turchia e l'ennesima figuraccia della stampa italiana

L'ITALIA CHE NON SA NULLA DI LIBIA, SPAVENTATA DALLA TURCHIA

L'Italia si preoccupa che Erdo?an abbia firmato accordi sul gas con Tripoli, rubandoci l'iniziativa dopo tutti i soldi inviati dal governo italiano a quello di Tripoli.



Tranquilli, la Turchia controlla completamente Tripoli già da 3 anni. Questi accordi sono scena. Ma la verità è un'altra. Lo vedete il signore panzuto a fianco a Erdo?an. Si chiama Mohamed Al-Menfi, presidente del Consiglio presidenziale, un organo coloniale istituito a Tripoli senza il voto e il consenso del popolo libico.

In sostanza, questi accordi non valgono nulla, così come tutti quelli firmati dall'Italia con Tripoli. Le vere autorità della Libia risiedono all'est. Il cosiddetto governo di Tripoli è solo una giunta militare. E gli atti firmati a Tripoli hanno valore solo per i paesi NATO. Quindi, gli accordi per il gas libico oggi, per essere validi, vanno firmati a Bengasi. Il resto è solo propaganda, è solo prurito colonialista.


PER CONOSCERE COSA STA ACCADENDO REALMENTE IN LIBIA:

ACQUISTA: "L'URLO: SCHIAVI IN CAMBIO DI PETROLIO"



Michelangelo Severgnini

Michelangelo Severgnini

Regista indipendente, esperto di Medioriente e Nord Africa, musicista. Ha vissuto per un decennio a Istanbul. Il suo film “L'Urlo" è stato oggetto di una censura senza precedenti in Italia.

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