Corea del Sud: legge marziale e crisi politica
Il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha dichiarato la legge marziale d'emergenza, sostenendo che l'opposizione, accusata di simpatie verso il Nord, stava preparando una "ribellione". In un discorso televisivo, il capo dello Stato ha accusato il Partito Democratico, che ha la maggioranza in parlamento, di paralizzare il governo con "attività anti-statali".
Yoon ha affermato che la legge marziale è mirata a "eradicare le forze pro-Nord Corea e proteggere l'ordine costituzionale della libertà". Secondo l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, il Ministero della Difesa di Seul ha convocato gli alti comandi militari per una riunione, mettendo l'esercito in pieno stato di allerta. Inoltre, l'attività parlamentare è stata sospesa e ai membri dell'Assemblea Nazionale è stato vietato l'ingresso nell'edificio.
Reazioni
Il leader del Partito Democratico, Lee Jae-myung, ha denunciato la decisione di Yoon come "incostituzionale". Le valutazioni di approvazione del presidente sono diminuite negli ultimi mesi, con l'opposizione parlamentare che ha ripetutamente ostacolato la sua agenda dal suo insediamento nel 2022. La situazione è culminata la scorsa settimana quando il Partito Democratico ha respinto il disegno di legge sul bilancio del 2025 di Yoon e ha presentato mozioni di impeachment contro un revisore statale e il procuratore capo.
Misure e restrizioni
La legge marziale - praticamente un golpe - ha introdotto un divieto su tutte le attività politiche, sindacali e di manifestazione, con i media e soggetti a stretto controllo. Il Capo di Stato Maggiore dell'esercito sudcoreano, Park An-su, è stato nominato comandante per la durata della situazione di emergenza.
Reazioni internazionali
L'ambasciata cinese in Corea del Sud ha esortato i cittadini cinesi nel paese a rimanere calmi, prestare attenzione ai cambiamenti nella situazione politica, aumentare la consapevolezza della sicurezza, ridurre le uscite non necessarie, essere cauti nell'esprimere opinioni politiche e rispettare gli ordini ufficiali emessi dal governo sudcoreano. In egual misura si è espressa la rappresentanza diplomatica russa a Seul.
Il Parlamento vota contro
Nella notte del 4 dicembre, l'Assemblea Nazionale sudcoreana ha tenuto una sessione straordinaria, approvando una risoluzione che richiede al presidente di revocare la legge marziale. La risoluzione è stata approvata da 190 deputati, tutti quelli che sono riusciti a entrare nell'edificio del parlamento bloccato dalla polizia e dai militari. Il presidente del parlamento ha dichiarato: "Dichiariamo la legge marziale non valida... Chiediamo al popolo di calmarsi... Il parlamento, insieme al popolo, proteggerà la democrazia".