Cina, Global Times: L'Occidente non ha giustificazioni per criticare il modello cinese in Africa

Cina, Global Times: L'Occidente non ha giustificazioni per criticare il modello cinese in Africa

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!



di Wang Wenwen - Global Times
 

La prossima settimana vedremo i leader di tutta l'Africa riunirsi a Pechino per il Forum sulla cooperazione Cina-Africa. Il summit triennale, dal tema "Cina e Africa: verso una comunità ancora più forte con un futuro condiviso attraverso la cooperazione win-win”, porterà ancora una volta la cooperazione Cina-Africa all’attenzione dell'agenda internazionale.

 

Anche prima che il vertice si riunisse, i media occidentali hanno iniziato a criticare le relazioni tra Cina e Africa. Un editoriale pubblicato dal Financial Times ha sostenuto che l'impegno della Cina in Africa e il suo modello economico guidato dall'infrastruttura sta "fallendo" nel continente.

 

Nondimeno, un tale tono non riesce ad apprezzare il ruolo in evoluzione della Cina in Africa.

 

Nei primi anni di impegno della Cina in Africa, Pechino ha enfatizzato lo scambio di materie prime per prodotti fabbricati in Cina. Questo è stato ora completato da aiuti cinesi e progetti di investimento che rispondono alle richieste di infrastrutture del continente. A partire da ora, la Cina è il principale finanziatore di progetti infrastrutturali in Africa, con una media di circa 11,5 miliardi di dollari di investimenti annuali nel quadriennio 2012-16.

 

Gli aiuti cinesi e il finanziamento allo sviluppo colmano il vuoto lasciato dai paesi occidentali che cercavano di utilizzare gli aiuti al fine di influenzare la politica interna dei paesi africani e ricavarne vantaggi politici. A differenza dell'Occidente, quello che la Cina ha fatto in Africa non è un sostegno solo a parole. Nell'ultimo forum del 2015 a Johannesburg, in Sudafrica, il presidente cinese Xi Jinping ha promesso 60 miliardi di dollari per lo sviluppo africano nei prossimi tre anni.

 

La Cina spera di aiutare l'Africa a raggiungere uno sviluppo migliore agevolando la sua industrializzazione e le sue infrastrutture, creando posti di lavoro in loco e mobilitando la sua forza lavoro. La Cina non vuole che i paesi africani copino il suo modello. Piuttosto, offrendo le sue esperienze di sviluppo, la Cina spera che questi paesi possano esplorare il proprio percorso di sviluppo e diventare un'altra giovane locomotiva economica globale e fabbrica mondiale.

 

Nel frattempo, l’obiettivo dei progetti cinesi in Africa non è altruista. Oltre a rafforzare i legami con il continente, la Cina è anche alla ricerca di nuovi mercati di esportazione per il suo lavoro, le sue merci e per la standardizzazione delle sue tecnologie.

 

Da questa prospettiva, l'impegno della Cina con l'Africa si adatta proprio al concetto di cooperazione win-win su cui la Cina ha lavorato: la Cina la definisce "win-win" quando i paesi lavorano insieme per il beneficio comune dell'umanità. Questo è anche il tema del prossimo forum.

 

Non spetta agli stranieri decidere come l'Africa può svilupparsi. Ciò di cui ha bisogno è il supporto necessario ad agevolare lo sviluppo. Con le sue dimensioni e il vantaggio demografico, l'Africa dovrebbe beneficiare della globalizzazione. L'Occidente in passato ha preso l'Africa come luogo da saccheggiare senza alcuna considerazione delle sue infrastrutture. Ora non è in grado di garantire ciò che la Cina sta fornendo. L'Occidente non ha giustificazioni per criticare il modello cinese in Africa.

 

(Traduzione de l’AntiDiplomatico)

Potrebbe anche interessarti

Quando Mario Monti parla di "sacrifici".... di Fabrizio Verde Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington? di Giacomo Gabellini Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

"Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo di Marinella Mondaini "Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo

"Il Giornale": il cane da guardia "di destra" dell'atlantismo

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

La dittatura del pensiero liberal di Giuseppe Giannini La dittatura del pensiero liberal

La dittatura del pensiero liberal

Toti e quei reati "a fin di bene" di Antonio Di Siena Toti e quei reati "a fin di bene"

Toti e quei reati "a fin di bene"

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?) di Gilberto Trombetta Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Gli ultimi dati del commercio estero cinese di Pasquale Cicalese Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario di Andrea Puccio Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici? di Paolo Arigotti La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti