Italexit: 8 punti del Manifesto per la sovranità, democrazia e autodeterminazione

2364
Italexit: 8 punti del Manifesto per la sovranità, democrazia e autodeterminazione


di Thomas Fazi*


In occasione dell'anniversario della ratifica del Trattato di Maastricht (1 novembre 1993), come No Europa per l’Italia - Italexit con Paragone
siamo felici di lanciare il seguente appello insieme ai nostri amici del The Brexit Party, di Génération Frexit e di SOMOS España

L'alleanza internazionale per l'Eurexit si va allargando e consolidando!


MANIFESTO PER LA SOVRANITÀ, LA DEMOCRAZIA E L’AUTODETERMINAZIONE

Le organizzazioni firmatarie, provenienti da vari paesi membri dell’Unione europea, sottoscrivono la seguente dichiarazione di principi:

1. 28 anni dopo la firma del Trattato di Maastricht e 63 anni dopo la firma del Trattato di Roma, l’Unione europea è diventata una tirannia tecnocratica che opprime gran parte dei paesi dell’Europa, calpestandone la sovranità e condannandoli alla deindustrializzazione e alla stagnazione economica. Lungi dall’unire i popoli d’Europa, l’UE ha seminato discordia tra di loro. È arrivato il momento di prendere atto dell’inequivocabile fallimento sociale, economico e politico dell’UE e dell’euro e di chiedere il conto ai politici che hanno sostenuto – e continuano a sostenere – il processo di integrazione sovranazionale.

2. A coloro che decretano la morte dello Stato-nazione, rispondiamo che la sovranità deve risiedere solo ed esclusivamente nel popolo, e che non c’è popolo senza nazione. Questo è in netto contrasto con la natura sovranazionale dell’Unione europea e delle sue istituzioni antidemocratiche. Non esiste democrazia senza nazione e l’Unione europea, indipendentemente dai desiderata degli europeisti, non è uno Stato-nazione.

3. Il ritorno del ruolo dello Stato-nazione non implica, come alcuni vorrebbero farci credere, un ritorno alle ostilità e alle guerre del passato. Questo perché siamo patrioti e non nazionalisti. Come disse Charles de Gaulle, «un patriota è colui che ama il suo paese, un nazionalista è colui che odia il paese degli altri». Vogliamo un’Europa fondata sulla cooperazione internazionale, sugli scambi culturali e studenteschi, nonché sul commercio equo tra i paesi. Ma questa Europa che vogliamo dovrà necessariamente essere costruita al di fuori dell’Unione europea. Amiamo l’Europa; per questo ci opponiamo all’Unione europea.

4. A vent’anni dalla sua creazione, l’euro si è dimostrato un clamoroso fallimento. Soffoca l’economia di molti paesi europei, contribuisce alla loro deindustrializzazione e avvantaggia solo un gruppo ristretto di paesi – Germania in primis. Asseriamo che il diritto di battere la propria moneta è un attributo fondamentale dello Stato-nazione, alla pari del controllo dei confini, delle forze armate e dei corpi diplomatici. Questo è il motivo per cui sosteniamo la fuoriuscita dei nostri paesi dall’euro (richiesta che le parti firmatarie che non fanno parte della zona euro sostengono appieno).

5. Lungi dall’essere una fatalità della storia, il globalismo – un progetto essenzialmente volto a scindere i processi economici e politici dal processo democratico, di cui l’UE rappresenta l’esempio più lampante – non è una realtà ineluttabile. Asseriamo che è possibile e necessario che gli Stati riprendano il controllo delle loro economie, nella misura in cui ogni paese valuterà opportuno. È una questione di volontà politica. Ma questo richiede dei veri patrioti alla guida dei nostri paesi, e la liberazione di questi ultimi dai vincoli dell’UE e dell’euro.

6. I grandi Stati-nazione d’Europa, emersi tra il XVII e il XX secolo, sono un tesoro da preservare e fanno parte del patrimonio comune di tutta l’umanità. Questo è il motivo per cui ci opponiamo alla loro disarticolazione e alla loro frammentazione in micro-Stati, come aspira surrettiziamente a fare la politica delle euroregioni. Lo scopo della creazione di tali micro-Stati è garantire che il rullo compressore del globalismo non incontri più nessun ostacolo alla sua politica di soggiogamento dei popoli. Solo gli Stati-nazione possono resistere all’offensiva globalista. Per questo affermiamo che la questione della sovranità nazionale è strettamente collegata a quella dell’unità nazionale.

7. L’Unione europea non può essere riformata. Dalla firma del Trattato di Roma, abbiamo sentito più e più volte promesse di “un’altra Europa”, ma questo non si è mai tradotto in fatti concreti. Per recuperare la sovranità e dunque la democrazia è necessario abbandonare l’Unione europea e l’euro, e prima è meglio è.

8. Per tutti questi motivi, ci impegniamo a perseguire l’obiettivo di far uscire i nostri paesi dalla gabbia dell’Unione europea (se necessario, per quei paesi che lo riterranno utile, promuovendo un referendum sull’uscita, come è stato fatto nel Regno Unito), accelerando così il suo inevitabile scioglimento.


Organizzazioni firmatarie:

Brexit Party
Italexit con Paragone
Génération Frexit
SOMOS España

Qui il sito dell'appello multi-lingua: https://eurexit.org/. Fate girare!


*Direttivo nazionale di Italexit

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Necropolitica e Tanatopolitica di Giuseppe Giannini Necropolitica e Tanatopolitica

Necropolitica e Tanatopolitica

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Sempre peggio! di Michele Blanco Sempre peggio!

Sempre peggio!

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti