Cecilia Sala, "eccellenza" e liberazione

12676
Cecilia Sala, "eccellenza" e liberazione

 

Di Paolo Desogus*

 

Temo che la madre di Cecilia Sala abbia fatto più danni che altro.

Chiedendo al governo di fare di tutto per liberare la figlia e aggiungendo che occorre il massimo impegno perché Cecilia sarebbe "un'eccellenza", in un paese che sembra celebrare solo prosciutti e cotechini, ha espresso un concetto estremamente classista, direttamente connesso al mondo culturale di quel ceto politico benestante e soddisfatto che si è impossessato abusivamente dei concetti di "progresso", "modernità" e persino "sinistra" e di cui proprio Cecilia Sala e il giornale per cui scrive sono il prodotto e allo stesso tempo il veicolo.

Si tratta di quell'area culturale che, politicamente, ha espresso il renzismo e che, a dispetto dell'attuale marginalità del rignanese, è ancora molto presente, specie tra gli intellettuali, gli opinion maker e il personale politico del centrosinistra. 

Cecilia Sala non va liberata perché è un'eccellenza (e in realtà non è affatto un'eccellenza, ma solo una giornalista furba, faziosa e a esser generosi "incolta"). Va liberata come andrebbe liberato chiunque si trovasse in simili circostanze, cioè in carcere senza capo d'accusa e al di fuori dello stato di diritto. 

Soprattutto nell'attuale fase storica, segnata profondamente da ingiustizie, diseguaglianze e una diffusa insofferenza che non trova sbocco e rappresentanza politica, rivendicare una qualche presunta "eccellenza" e farne ragione di un qualche particolare privilegio è un grave autogol compiuto dalla madre di Cecilia Sala.

Da qui, per parte nostra, possiamo però trarre qualche ragione politica. Noi che consideriamo l'universo culturale da cui viene Cecilia Sala come un ostacolo per il progresso democratico e sociale, noi che disprezziamo sommamente i privilegi e la falsa coscienza presente nella retorica delle eccellenze, ebbene noi desideriamo la liberazione di Cecilia Sala per ragioni umanitarie che trascendono ogni tifoseria, ogni faziosità, ogni ragione di parte, ogni origine familiare: perché insomma rifiutiamo proprio quella logica che giustifica i privilegi di classe che la madre di Cecilia Sala ha tentato goffamente di difendere.

 

*POST Facebook del 3 gennaio 2025

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

2025: Europa e USA all'anno zero di Giuseppe Masala 2025: Europa e USA all'anno zero

2025: Europa e USA all'anno zero

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Cecilia Sala, "eccellenza" e liberazione di Paolo Desogus Cecilia Sala, "eccellenza" e liberazione

Cecilia Sala, "eccellenza" e liberazione

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga di Francesco Santoianni L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano di Raffaella Milandri Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano

Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Retorica istituzionale a reti unificate di Giuseppe Giannini Retorica istituzionale a reti unificate

Retorica istituzionale a reti unificate

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Anno 2025, La grande vergogna italiana di Michele Blanco Anno 2025, La grande vergogna italiana

Anno 2025, La grande vergogna italiana

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti