William Reich, la "peste emozionale" e i nostri governanti

9723
William Reich, la "peste emozionale" e i nostri governanti

 

Ogni volta che un bambino vuole afferrare la vita, viene fermato da un rigido muro innalzato da una società fredda, autoritaria e repressiva. Le frustrazioni diventano cicatrici e giorno dopo giorno il muro viene interiorizzato.



di Osvaldo Orgone

Con questa analisi, Wilhelm Reich (l’unico ad essere riuscito a superare l’esaurimento nervoso che Sigmund Freud causava puntualmente a tutti i suoi allievi o colleghi che osavano scostarsi dal suo pensiero) intendeva avvisarci che non solo i grandi traumi costituiscono questo muro ma anche le piccole frustrazioni. Gesti apparentemente innocui come zittire un bambino mentre piange, togliergli la mano dalla bocca senza troppe gentilezze o semplicemente rimproverarlo quando si butta per terra.

Secondo Reich, questa corazza ha una natura psico-emozionale e fisica; e ancorandosi alla muscolatura compromette il flusso di energia vitale bloccando il contatto con l’esterno e con il propio essere.

Innalziamo questo muro per proteggerci dal dolore e dalle frustrazioni ed è così che rimaniamo al di fuori dalla vita impedendoci un’educazione naturale, contatti amorosi sereni nel nome di una società rigida e contraria alla vita.

Reich riesce quindi ad individuare due modalità di vita diametralmente opposte:

-l’organismo che opera seguendo i processi naturali

-l’organismo le cui funzioni sono bloccate dalla corazza

 
Il primo ha una percezione sensoriale differente rispetto al corazzato, infatti le sensazioni di quest’ultimo risultano bloccate.

La dissoluzione della corazza trasforma la visione generale del mondo e della vita.

Per poter studiare la natura bisognerebbe amarla, adorare l’oggetto del proprio studio senza distorcerlo ma l’organismo corazzato non è in grado di farlo.

Più la corazza è rigida più è rigido il suo modo di pensare. Egli non ha accesso al vivente, al movimento, all’energia pulsante.

Secondo lo psicanalista austriaco, questa è la chiave dell’ignoranza dell’uomo moderno, la stessa chiave del trionfo del meccanicismo nella ricerca scientifica, nella medicina e nell’educazione, che a causa del corazzamento, non può comprendere i processi alla base della vita e per questo motivo non è in grado di amare e capire gli organismi vivi.

Questa forma di ignoranza si trasforma in paura, la paura alimenta la peste emozionale.

Per comprendere cosa sia la peste emozionale Reich prende ad esempio la figura di Cristo:

Cristo è l’essere non corazzato assassinato dalla peste emozionale. Muore perché è vita e l’uomo non può superare la breccia tra la grandezza della vita e la sua limitata capacità di viverla.

Il destino di Cristo rappresenta il segreto della tragedia dell’animale umano.

Qui voglio quindi rivolgere un appello ai nostri governanti e ai governati: quando siete soli (io lo faccio spesso), nella vostra stanza o casa, provate a parlare con quel bambino ferito mille volte. Ditegli che va tutto bene e che da grande se la caverà meglio di come potrebbe immaginare. Pettinatelo e dategli una carezza.

Abbracciatelo, finche non sentirà la vita per la prima volta, finché non si sentirà amato e protetto, senza più corazza.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La strategia del riccio di Trump di Giuseppe Masala La strategia del riccio di Trump

La strategia del riccio di Trump

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti