O denunciate i criminali (Usa) o su Cuba non siete credibili

O denunciate i criminali (Usa) o su Cuba non siete credibili

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Si stanno mobilitando anche i debunker di regime sul “caso Cuba”-vergogna del voto italiano all’Onu e quindi la cosa si fa piacevolmente seria.

Quello che non sapevamo e che ci fa molto piacere apprendere in queste ore è che tutti, ma proprio tutti, sono, almeno a parole, contro il crimine noto come bloqueo e che quindi considerano per quello che sono, criminali, chi lo porta avanti da decenni. Tra l’altro si tratta dello stesso paese che ha iniziato ad attuarlo con la complicità dell’altro criminale internazionale, Unione Europea, contro diversi altri popoli e quindi, per la proprietà transitiva, associamo come lo stesso giudizio debba valere per le sofferenze imposte alle popolazioni di Siria, Venezuela, Iran, Nicaragua e tutti coloro che hanno il solo torto di cercare una via di autodeterminazione e sovranità autentica.

Ma procediamo con ordine.

 

E’ una fake news che l’Italia ha votato contro l’eliminazione del bloqueo?

La vicenda è ormai ben nota ma vale la pena ricapitolare la questione: il 24 marzo 2021 è stata presentata presso il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite la risoluzione A/HRC/46/L.4 inerente all’impatto negativo delle sanzioni economiche da parte di alcuni paesi su altri. Tra i paesi colpiti da tali misure considerati nel documento vi sono Cuba, l’Iran, il Venezuela e la Siria. La risoluzione voleva inoltre sottolineare come sia praticamente impossibile favorire l’affermarsi dei diritti umani in paesi dove le sanzioni rendono impossibile a milioni di persone l’accesso a beni servizi, finanche quelli basici.

La risoluzione è stata presentata da Cina, Azerbaigian (alla presidenza pro-tempore del Movimento dei Non Allineati) e dallo Stato di Palestina ed è stata approvata con 30 voti favorevoli, 2 astenuti e 15 contrari. I paesi europei partecipati al voto, ossia, Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Italia, Repubblica Ceca e Polonia, hanno tutti espresso voto contrario.

Diversi osservatori, analisti, politici e giornalisti, si sono affannati nel voler smentire il fatto che l’Italia abbia votato contro Cuba. Un vano tentativo di voler salvare (parzialmente) la faccia all’Italia che così avrebbe voltato clamorosamente le spalle a uno di quei paesi, Cuba, che allo scoppio della prima ondata di Covid non aveva esitato a inviare i propri medici per portare aiuto in quelle zone più colpite dall’epidemia come Lombardia e Piemonte.

Il voto dell’Italia non era per mantenere le sanzioni contro Cuba. Vero, il voto italiano è stato ancor più grave proprio perché non è solo contro il popolo di Cuba ma di tutti quelli che, in una fase di pandemia mondiale, sono costretti a fronteggiare problemi enormi perché privi di beni di prima necessità come medicinali, vaccini e presidi sanitari per le barbarie di  Stati Uniti e Unione Europea che applicano misure - è bene ricordarlo - contrarie al diritto internazionale.

Quindi non solo non è una fake news ma è una notizia parziale, nel senso che la vergogna dell’Italia non riguarda solo il voltafaccia al popolo cubano – certamente più grave per il sostegno dato al nostro paese nell’”ora più buia” dai medici dell’isola caraibica - ma anche a quello venezuelano, siriano, iraniano e tutti coloro che soffrono per le criminali e illegali embarghi imposti da Usa e Unione Europea.

 

I danni delle sanzioni: per intenderci di cosa parliamo

Quello che ancora sfugge a molti è che cosa nel dettaglio l’Italia ha votato. Diamo un po’ di cifre perché così forse ci intendiamo meglio.

I paesi colpiti dalle sanzioni unilaterali di USA e vassalli europei sono costretti a subire perdite enormi a causa di misure volte a far collassare l’economia cagionando anche perdite umane.

A Cuba hanno calcolato che sei decenni di criminale ‘bloqueo’ hanno provocato perdite pari a oltre 1.098.008.000.000 dollari. 1.098.008.000.000 dollari!!

Una cifra mostruosa che Cuba avrebbe saputo impiegare per il benessere della propria popolazione. La politica genocida statunitense contro l’Avana ha cercato di privare l’isola deliberatamente degli strumenti basilari per affrontare la pandemia come ventilatori polmonari meccanici, mascherine, kit diagnostici, occhiali protettivi, tute, guanti, reagenti e altre forniture necessarie per combattere questa malattia. Ma nonostante queste azioni criminali Cuba ha saputo affrontare al meglio la pandemia prestando il proprio aiuto, tramite le brigate mediche cubane, ad altri paesi in difficoltà in ogni angolo del mondo. Senza dimenticare che a Cuba hanno programmato di immunizzare l’intera popolazione entro quest’anno con i vaccini sviluppati a livello nazionale.

Le misure coercitive unilaterali imposte dagli Stati Uniti e Unione Europea contro il Venezuela hanno causato al paese sudamericano perdite per 102 miliardi di dollari (102 MILIARDI!!), come ha recentemente denunciato la vicepresidente Delcy Rodríguez, durante la presentazione del rendiconto annuale della gestione di governo all’Assemblea Nazionale di Caracas.

Secondo quanto denunciato da Rodríguez, le sanzioni applicate da Washington contro la società Petróleos de Venezuela (PDVSA), a partire dal 2019, hanno avuto un impatto tremendo sul Paese che chiude il 2020 con una produzione di soli 339.000 barili al giorno. La vicepresidente ha precisato che la produzione media di petrolio del Paese nel 2015 è stata di 2.817.000 barili al giorno, ma dopo le sanzioni, "il Venezuela ha avuto una perdita di 2.153.000 barili di petrolio al giorno. Si tratta di un danno senza precedenti". "Nel 2020 sono entrati solo 743 milioni di dollari, contro i 65.607 milioni di dollari entrati nel 2008. È il risultato di un'aggressione economica iniziata nel 2013. Tutti i flussi di finanziamento esterno al Venezuela sono stati tagliati”, ha spiegato la vicepresidente. Delcy Rodríguez ha poi sottolineato che l'asfissia dei guadagni in valuta estera di un paese come il Venezuela, che ha un modello economico fortemente dipendente dalle sue esportazioni di petrolio, "va direttamente contro l'attività economica".

Le criminali sanzioni statunitensi contro il Venezuela sono state paragonate a un assedio medievale dall’ex relatore ONU ed esperto di diritto internazionale Alfred de Zayas. Gli economisti statunitensi Mark Weisbrot e Jeffrey Sachs del il Centro per la Ricerca Economica e Politica (CEPR), hanno calcolato che le sanzioni statunitensi hanno portato direttamente alla morte prematura di 40.000 venezuelani. Evidenziando che le sanzioni si adattano alla «definizione di punizione collettiva della popolazione civile» ai sensi delle Convenzioni di Ginevra e dell'Aja.

In Siria, paese devastato da 10 anni di guerra voluta dalla Nato e Nato del Golfo per abbattere il legittimo governo, le sanzioni impediscono che il paese devastato dal conflitto possa procedere verso la ricostruzione. Inoltre le sanzioni di USA e UE colpiscono duramente circa 250mila malati cronici.

Secondo il Direttore delle malattie trasmissibili e croniche del ministero della Salute di Damasco, Jamal Khamis, le misure economiche le sanzioni economiche e il cosiddetto (Caesar Act) contro la Siria hanno impedito il processo di importazione di vari tipi di farmaci per malattie croniche per cardiopatici, cancro, sclerosi multipla, epatite, diabete, malattie del sangue, leishmaniosi, reni e altre patologie. In tempo di pandemia questa barbarie diviene ancora più criminale.

Per intenderci ancora meglio, un recente rapporto dal titolo 'Too High a Price to Pay: Cost of Conflict for Syria's Children', prodotto dall'organizzazione umanitaria internazionale World Vision International,  in associazione con Frontier Economics ha rivelato che la guerra che ormai la Siria vive da 10 anni è costata al popolo più di 1.200 miliardi di dollari, oltre a lasciare migliaia di civili morti e milioni di sfollati. Nello studio, pubblicato giovedì scorso, si sostiene che anche se la guerra finisse oggi, il costo continuerebbe a salire di altri $ 1,4 trilioni fino al 2035.

L’Iran ha denunciato che a causa delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti il paese non può acquistare vaccini per combattere la Covid-19. Il presidente della Banca Centrale dell'Iran (BCI), Abdolnaser Hemati, ha denunciato che l'acquisto di vaccini contro la Covid-19 deve essere effettuato ufficialmente tramite l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Tuttavia, ha aggiunto, "fino ad ora, tutti i metodi utilizzati per effettuare il pagamento e trasferire il denaro richiesto [per l'acquisto] hanno incontrato ostacoli a causa delle sanzioni disumane imposte dal governo degli Stati Uniti e della necessità di ottenere i permessi dall'OFAC, l'Office of Asset Control of the USA”.

Inoltre l’embargo statunitense impedisce all’Iran di importare medicinali e attrezzature mediche.

 

Perché è una vergogna il voto italiano

Insomma, come abbiamo visto in questa parzialissima rassegna, le sanzioni (illegali) oltre a essere praticamente inutili, sul piano pratico comportano perdite umane ed economiche insostenibili dal punto di vista di quei diritti umani che si vorrebbero promuovere imponendo misure barbare.

Illegali perché per la Carta delle Nazioni Unite - e il diritto internazionale quindi – le uniche misure coercitive ammissibili contro un altro stato sono quelle approvate ex Capitolo VII della Carta stessa. In assenza di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza in materia, quindi, sono del tutto illegali e le sofferenze prodotte – gli assedi medioevali per utilizzare la corretta definizione di De Zayas – che l’Italia ha votato sono assolutamente una vergogna per la politica estera del nostro paese. Non la prima, chiaramente, né l’ultima per un paese semicolonia del principale criminale internazionale come riconoscono ormai tutti nel dibattito.

 

La notizia positiva

Ma la notizia positiva c’è e va cavalcata. Il polverone sollevato sul “caso Cuba”-vergogna Onu dell’Italia ci ha fatto capire che tutti ma proprio tutti siamo contro il criminale embargo degli Stati Uniti contro l’isola caraibica.

Benissimo. I vari Fiano e gli altri deputati che inaspettatamente si dichiarano dalla parte di Cuba passino dalle parole ai fatti: presentino immediatamente una risoluzione parlamentare per chiedere di qualificare criminale chi porta avanti il bloqueo contro Cuba e chieda al governo italiano di aggirarlo come fanno altri paesi sovrani. Poi, secondo impegno, chiedano, per onestà intellettuale, di fare lo stesso contro le illegali e criminali sanzioni similari imposte agli altri popoli.

Li seguiremo in questa battaglia contro Stati Uniti ed Unione Europea fino in fondo.

Se così non sarà, se alle parole di circostanza su Cuba non seguiranno i fatti contro i criminali internazionali, allora sarà sola vuota propaganda che umilierà ulteriormente il nostro paese dinanzi l’immensa grandezza della solidarietà internazionale di Cuba e dei suoi medici. Se alle parole di circostanza goffe, impacciate e di chi sa di stare nel torto non seguiranno i fatti, si realizzerà per l'ennesima volta quello che Fidel Castro ha sempre magistralmente denunciato, vale a dire che i principali violatori di diritti umani sono sempre quelli che denunciano le violazioni negli altri paesi.

Aurelio Armellini

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Classe '49. Rivoluzionario per professione

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