L'inflazione in Venezuela resta ancorata a una cifra

1987
L'inflazione in Venezuela resta ancorata a una cifra

Le conseguenze del Covid e della scellerata guerra economica lanciata dall’Occidente contro la Russia hanno provocato un aumento dell’inflazione a livello mondiale. L’aumento dei prezzi in alcuni paesi ha raggiunto vette inedite. In Germania, ad esempio, si registra il tasso più alto dagli anni seguenti alla seconda guerra mondiale. 

Notizie di tenore contrario giungono invece dal Venezuela, paese negli ultimi anni colpito da un’iperinflazione, in gran parte indotta, che ha toccato cifre impressionanti. 

Il Venezuela ha infatti registrato un'inflazione del 4,4% ad aprile, accumulando il 16,3% nel primo trimestre del 2022, secondo quanto riporta la Banca Centrale del Venezuela (BCV).

Secondo il rapporto BCV, il Paese ha registrato un'inflazione del 4,4% ad aprile, accumulando un'inflazione di 4,4 nei primi 3 mesi. Il dato più basso registrato ad aprile dal 2014.

Allo stesso modo, specifica che questa è l'ottava variazione mensile consecutiva di una singola cifra e, inoltre, diventa la terza seguita al di sotto del 5%; e il “più basso degli ultimi 73 mesi”.

L'Indice nazionale venezuelano dei prezzi al consumo (INPC), elaborato dalla Banca Centrale del Venezuela (BCV) e dall'Istituto Nazionale di Statistica (INE), ha registrato ad aprile una variazione su base mensile del 4,4%, una cifra superiore dell’1,4% rispetto a marzo, ma significativamente inferiore al dato registrato ad aprile 2021, che si attestava al 24,6%.

Nel frattempo, la variazione interannuale (aprile 2021-aprile 2022) si è attestata al 222,3%; inferiore a quello registrato nel mese precedente del 284,4%.

Da dicembre dello scorso anno, il Venezuela è uscito ufficialmente dall'iperinflazione, dopo aver fatto registrare 12 mesi con un tasso inferiore al 50%.

A marzo, la Credit Suisse Global Investment Bank ha pubblicato un rapporto in cui stimava che la crescita del prodotto interno lordo (PIL) in Venezuela entro il 2022 sarebbe aumentata del 20%.

Secondo questi dati, ci sarà un aumento di 15,5 punti, passando dal 4,5% (come prevedevano nel loro precedente report) al 20% stimato in questo aggiornamento.

Insomma, mentre il mondo occidentale viene trascinato nell’emergenza dell’economia di guerra dall’accoppiata imperialista USA/Regno Unito, il Venezuela continua a percorrere la strada della normalizzazione. 

Un risultato nient’affatto scontato dalla Rivoluzione Bolivariana che ha saputo opporre una strenua resistenza ai feroci attacchi portati dall’impero e ne è uscita vittoriosa, anche dal punto di vista economico, nonostante le draconiani sanzioni statunitensi contro Caracas. 

Questo ci porta a riflettere sul fatto che la nuova configurazione multipolare del mondo ha reso meno efficace l’arma delle sanzioni che Washington utilizza per realizzare regime change in quei paesi che ritiene non allineati.  

 

Fabrizio Verde

Fabrizio Verde

Direttore de l'AntiDiplomatico. Napoletano classe '80

Giornalista di stretta osservanza maradoniana

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Burevestnik: il game changer della Russia di Giuseppe Masala Burevestnik: il game changer della Russia

Burevestnik: il game changer della Russia

La triste deriva del movimento pro-Pal di Michelangelo Severgnini La triste deriva del movimento pro-Pal

La triste deriva del movimento pro-Pal

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Neoliberismo: tutto propaganda e falsità di Michele Blanco Neoliberismo: tutto propaganda e falsità

Neoliberismo: tutto propaganda e falsità

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti