L'illusione ottica della "occupazione record"

7013
L'illusione ottica della "occupazione record"

 
I dati ISTAT appena pubblicati confermano il buon andamento dell’occupazione. Cosa che il Governo Meloni, ovviamente, rivendica con orgoglio. Eppure i dati sul PIL e sulla produzione industriale raccontano una storia diversa, molto diversa. Com’è possibile?

Perché concentrarsi esclusivamente sul tasso di occupazione produce un’illusione ottica.

Innanzitutto bisogna ricordare che secondo la definizione ISTAT che si è adeguata da anni a quella europea dell’Eurostat, risulta come occupato chiunque nella settimana della rilevazione sulle forze lavoro abbia lavorato almeno un’ora, anche se retribuito in natura o anche se non retribuito in un’azienda di famiglia. Risulta inoltre occupato anche chi è in cassa integrazione, purché lo sia da non oltre 3 mesi.





E proprio a proposito di cassa integrazione, vale la pena sottolineare che nel terzo trimestre 2024 nell'industria le ore di cassa integrazione sono aumentate dell'8,8% rispetto al terzo trimestre 2023¹.

Più in generale, nei primi 9 mesi del 2024 sono state autorizzate oltre 350milioni di ore di ammortizzatori sociali: il 23,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2023².
La fetta più grossa, per sospensione o riduzione dell’attività, è rappresentata dalla cassa integrazione ordinaria che è aumentata del 30%. I comparti più colpiti sono stati pelli, cuoio e calzature (+139,4%), abbigliamento (+124,7%), tessile (+74,6%) e meccanica (+48,3%).

Si tratta di 45 milioni di ore di lavoro perse, che corrispondono a 232.000 lavoratori che non hanno lavorato nei primi 9 mesi dell'anno con una perdita di reddito netta di circa 1 miliardo di euro.

Sempre nel terzo trimestre di quest’anno, gli inattivi sono aumentati di 88.000 unità rispetto al II trimestre e di 100.000 rispetto al III trimestre 2023. Rispetto a ottobre 2023 gli inattivi sono aumentati di 300.000 unità (per un totale di 12,463 milioni di cittadini).

Sono inoltre diminuite le ore lavorate per dipendente, sia in termini congiunturali (-0,9%), sia tendenziali (-1,0%).

Vale inoltre la pena ricordare che l’Italia resta comunque il Paese col più basso tasso di occupazione nell’Unione Europea (62,4% contro una media UE del 70,9%).

L’indicatore però che a mio avviso andrebbe preso maggiormente in considerazione, è quello sulla capacità inutilizzata del mercato del lavoro che comprende i disoccupati, i sottoutilizzati e le persone disponibili a lavorare ma non in cerca e quelle in cerca ma momentaneamente non disponibili.

In Italia queste persone tutte potenzialmente occupabili rappresentano il 16% della forza lavoro (dati del secondo trimestre 2024³). Il dato più alto nella UE dopo la Spagna (18%). SI tratta di circa 4,5 milioni di persone.

Gilberto Trombetta

Gilberto Trombetta

43 anni, giornalista politico economico e candidato Sindaco di Roma con la lista Riconquistare l'Italia del Fronte Sovranista Italiano

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Il "momento Sputnik" della Cina di Giuseppe Masala Il "momento Sputnik" della Cina

Il "momento Sputnik" della Cina

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali di Paolo Desogus Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali

Cecilia Sala, Abedini e le formiche internazionali

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga di Francesco Santoianni L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

L'imperialismo americano secondo Trump di Giuseppe Giannini L'imperialismo americano secondo Trump

L'imperialismo americano secondo Trump

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati di Gilberto Trombetta Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati

Assistenza e previdenza: cosa raccontano i dati

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Trump, Groenlandia, fine del diritto internazionale di Michele Blanco Trump, Groenlandia, fine del diritto internazionale

Trump, Groenlandia, fine del diritto internazionale

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti