L'autogol delle sanzioni alla Russia: il caso Reliance

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L'autogol delle sanzioni alla Russia: il caso Reliance


di Giacomo Gabellini

 

Gli Stati Uniti, a causa delle loro stesse sanzioni, hanno interrotto l'importazione diretta dalla Russia di una tipologia di prodotto raffinato - di cui sono tradizionalmente grandi acquirenti - denominata virgin gas oil (Vgo), incrementando in via sostitutiva gli approvvigionamenti dalle società indiane Reliance Energy e Nayara Energy.

Attualmente, la sola Reliance sta acquistando dalla Russia circa 600.000 barili di petrolio al giorno da convertire in Vgo. Il che significa che sta rivolgendosi a Mosca per coprire circa la metà della propria capacità totale di raffinazione. Nayara, dal canto suo, stra trasformando la Russia nel suo unico canale di approvvigionamento, analogamente a colossi del settore pubblico quali Indian Oil Corporation, Bharat Petroleum e Hindustan Petroleum.

Nelle prime tre settimane di gennaio, gli acquisti di greggio russo - scontato di 10 dollari circa - da parte dell'India sono saliti a 1,7 milioni di barili al giorno, polverizzando il record registrato il mese precedente di 1,2 milioni di barili al giorno e trasformando il gigante indiano nel maggiore acquirente di petrolio russo al mondo ad eccezione della Cina, oltre che nel principale compratore di greggio russo importato via nave.

Ognuno tragga le proprie conclusioni.

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