Laura Ruggeri - L'ultraimperialismo e la frammentazione del paesaggio digitale

2208
Laura Ruggeri - L'ultraimperialismo e la frammentazione del paesaggio digitale


di Laura Ru*

Negli ultimi secoli gli Stati hanno rappresentato gli attori principali delle questioni internazionali. Ma se analizziamo da vicino gli Stati Uniti non possiamo valutare la loro politica estera solo sulla base del loro presunto interesse nazionale: gli Usa hanno interessi imperiali e questi spesso coincidono con quelli di attori non statali, con le società finanziarie e tecnologiche in primis. Non si tratta solo di grandi multinazionali, ma di entità che hanno assunto il controllo di aspetti della società, dell'economia e della sicurezza nazionale che un tempo erano appannaggio esclusivo dello Stato.

È una forma di ultraimperialismo che richiede una nuova strategia di contrasto e resistenza. Queste aziende esercitano una forma di sovranità su un ambito in espansione: la finanza e lo spazio digitale.

Anche se non è la prima volta che società private e colossi bancari giocano un ruolo importante nella geopolitica - si pensi alla Compagnia delle Indie Orientali, a Big Oil, ai Rothschild ecc. - non si era mai raggiunto una presenza globale e pervasiva come quella delle aziende tecnologiche di oggi, che non operano o esercitano il potere esclusivamente nello spazio fisico, ma hanno creato una nuova dimensione della geopolitica: lo spazio digitale, sul quale esercitano un'influenza primaria, poiché le persone vivono sempre più spesso in questo vasto territorio, dove il digitale e il fisico sono intrecciati.

Gli scienziati politici si basano ancora su un sistema di classificazione ormai obsoleto: “democrazie”, ‘autocrazie’ e ‘regimi ibridi’, che combinano elementi di entrambi. Il tecno-feudalesimo è stato proposto come nuova categoria, anche se non rende pienamente conto della natura totalitaria e opaca di questa nuova forma di governo.

Anche se i soggetti feudali erano separati da distinzioni di classe, corporazione e proprietà, le relazioni sociali verticali e i doveri rimanevano olistici. Gli obblighi economici derivavano da legami gerarchici di autorità politica. Sebbene tali legami non fossero liberi, essi fornivano un riconoscimento trasparente del fatto che la propria posizione sociale era inserita nella rete di relazioni che collegavano l'individuo alla comunità.

Gli attori non statali statunitensi penetrano virtualmente in tutti gli aspetti della vita civile, economica e privata.

Una generazione fa, Internet ha accelerato la globalizzazione. Ora, nel contesto della rivalità tra grandi potenze e della formazione di un nuovo mondo multipolare, la frammentazione del paesaggio digitale rende sempre più difficile per queste aziende statunitensi operare su scala veramente globale.

E la colpa è solo loro: l'arma dell'informazione, della cultura, dei social media, della finanza, ecc. per condurre una guerra ibrida e promuovere gli interessi imperiali degli Stati Uniti si è ritorta contro di loro.

*Post pubblicato sul canale telegram @lauraruhk

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Come la post-verità diventa post-realtà di Giuseppe Masala Come la post-verità diventa post-realtà

Come la post-verità diventa post-realtà

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti