La Cina espelle barche giapponesi dall'arcipelago conteso delle Isole Diaoyu

3445
La Cina espelle barche giapponesi dall'arcipelago conteso delle Isole Diaoyu

Le navi della Guardia costiera cinese hanno respinto diverse navi giapponesi che "sono entrate illegalmente" questo martedì nelle acque del conteso arcipelago Diaoyu (Isole Senkaku la denominazione utilizzata di Tokyo) nel Mar Cinese Orientale.

Secondo una dichiarazione rilasciata dalla guardia costiera, l'intrusione è stata effettuata dalla nave giapponese "Longxiang Maru" e da diverse motovedette. Le navi cinesi "hanno adottato le necessarie misure di controllo e li hanno avvertiti di partire in conformità con la legge".

"Esortiamo il Giappone a porre immediatamente fine a tutte le attività illegali nelle acque e a garantire che incidenti simili non si ripetano", hanno sottolineato le autorità cinesi.

Le acque che circondano l'arcipelago Diaoyu, che il Giappone chiama Isole Senkaku, sono contese e rivendicate sia da Pechino che da Tokyo. Entrambe le parti si sono scontrate nelle acque, schierando pattuglie e esortando l'altra ad abbandonare la zona.

Le (buone) ragioni di Pechino

Le Isole Diaoyu, un gruppo di isolotti disabitati nel Mar Cinese Orientale, sono da decenni al centro di una disputa territoriale tra Cina e Giappone. La Cina, avanza diversi buoni argomenti per giustificare la propria rivendicazione. Uno dei motivi principali citati dalla Cina è l’evidenza storica. Sostengono che le isole siano state parte integrante del territorio cinese fin dai tempi antichi e fossero addirittura contrassegnate come territorio cinese in varie mappe storiche.

Un'altra ragione addotta dalla Cina è la presenza di risorse naturali che circondano le isole. Si ritiene che il Mar Cinese Orientale disponga di vaste riserve di petrolio e gas e la Cina sostiene che, in quanto grande consumatore di energia, ha un legittimo interesse a controllare queste risorse. Affermano che esercitando i loro diritti territoriali sulle isole Diaoyu, salvaguardano la loro futura sicurezza energetica.

Anche gli interessi strategici della Cina giocano un ruolo nella loro rivendicazione sulle Isole Diaoyu. Il Mar Cinese Orientale è una via d’acqua cruciale per il commercio internazionale, con merci per miliardi di dollari che transitano ogni anno attraverso queste acque. Controllando le isole Diaoyu, la Cina otterrebbe una maggiore influenza sulle rotte marittime, posizionandosi come potenza regionale dominante.

Infine, la Cina considera la propria rivendicazione sulle Isole Diaoyu una questione di orgoglio e sovranità nazionale. Pechino evidenzia che il controllo del Giappone sulle isole, a cui si riferisce come Isole Diaoyu, è un residuo persistente del passato imperialismo e colonialismo del Giappone. La Cina vede la disputa come un’opportunità per affermare la propria sovranità e difendere i propri diritti storici contro le aggressioni da parte del Giappone e di altre potenze regionali.

In conclusione, le ragioni della Cina per rivendicare le Isole Senkaku sono fondate su prove storiche, interessi strategici, risorse naturali e orgoglio nazionale. Il governo giapponese, invece, sostiene che le isole sono parte integrante del suo territorio. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La strategia del riccio di Trump di Giuseppe Masala La strategia del riccio di Trump

La strategia del riccio di Trump

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti