Gkn, riaperte procedure licenziamenti. Operai: "Presi in giro"

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Gkn, riaperte procedure licenziamenti. Operai: "Presi in giro"

 

Un duro colpo, una vera e propria doccia gelata per i lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio, l'azienda ha deciso di riaprire la procedura di licenziamento dopo il respingimento del provvedimento da parte del Tribunale del Lavoro di Firenze lo scorso settembre.

I lavoratori hanno dato la notizia tramite la loro pagina Facebook, con poche, ma significative parole: "Arrivata raccomandata. Gkn si prepara a riaprire la procedura di licenziamento. Decretate ora. Ancora una volta presi in giro."

 

Eppure, ad ottobre la viceministra Alessandra Todde aveva parlato di ''grande passo'', confermando ''l'impegno a trovare una soluzione della vertenza''. I sindacati pensavano addirittura che l'azienda ritirasse la messa in liquidazioni, così come i licenziamenti. Invece no.

Proprio ieri, in vista, di un'assemblea generale, i lavoratori avevano previsto questo scenario e denunciato come in altre vertenze lavorative di altre grandi realtà industriali ci fosse un meccanismo, un inganno nella chiusura delle aziende: dopo l'indignazione iniziale e qualche sciopero le lotte morivano fra ammortizzatori sociali, tavoli ministeriali e promesse.

Le maestranze Gkn sanno bene come sono andate le cose in questi anni e di poter essere come altri loro compagni di sventura, proprio per questo hanno sempre agito come se la loro vertenza era non solo loro ma quella di tutti, lavoratori anche studenti, paradigmatica si un sistema economico che prima ti usa e poi ti getta. con licenziamenti e delocalizzazioni.

Nei giorni scorsi avevano, tra l'altro, avvertito la necessità di organizzare uno sciopero "generale e generalizzato" per tutte le realtà a rischio che non avrebbe dovuto essere solo una giornata fine a se stessa.

Questa lotta riguarda tutti, ma soprattutto è uno spartiacque per tutti i lavoratori, mobilitarsi è necessario.

Dagli operai Gkn, dopo l'amarezza di questa ultima notizia, la lotta non si fermerà.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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