Chiude il baraccone delle Sardine. Era ora

44145
Chiude il baraccone delle Sardine. Era ora


di Paolo Desogus*


Era ora. Dopo la buffonata delle piantine sparse per Piazza Maggiore a Bologna, Santori si è evidentemente reso conto che il suo movimento ha preso una direzione in contrasto con i suoi progetti e con quelli di chi lo ha strumentalizzato e sponsorizzato sia economicamente che mediatamente.

Il Movimento delle Sardine nasce in Emilia con una funzione molto semplice, quella di sostenere il candidato Stefano Bonaccini raccogliendo consenso nell'area liberal e tra gli elettori di sinistra dispersi. Non c'era nessun reale rischio di una vittoria della Lega. Salvini ha del resto presentato una candidata debole e inadeguata. Bonaccini aveva però bisogno di spostare a destra l'asse politico, soprattutto dopo che si era esposto per la razionalizzazione della sanità regionale e per l'autonomia differenziata. Le Sardine gli hanno consentito di non tornare indietro su questi temi e di poter comunque contare su una base elettorale che non lasciava troppo scoperta la sinistra e l'area liberal pseudo progressista.

Da questo punto di vista le Sardine hanno rappresentato uno dei momenti peggiori della storia politica emiliana: il vuoto pneumatico di Mattia Santori è stato spacciato dai media e da numerosi osservatori come una novità, mentre invece ha rappresentato un'operazione di diseducazione alla politica gigantesca, persino più grande degli obiettivi iniziali dato che in poco tempo il movimento ha assunto una portata nazionale.

Ora molti membri del movimento chiedono che le Sardine si tramutino in partito. Difficile che questa ipotesi vada in porto.  È chiaro che un partito fondato sulla base politica e culturale inconsistente di Santori verrebbe spazzato via in men che non si dica, soprattutto in questa fase nuova politica, segnata dalla pandemia e dal disfacimento dell'UE. Inoltre il partito delle sardine potrebbe ostacolare il PD, che non può certo permettersi di regalare consenso a un nuovo concorrente. Detto questo, non mi stupirebbe se alle prossime elezioni politiche Santori si candidasse proprio nelle fila del partito di Zingaretti.

* Professore alla Sorbona di Parigi

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Burevestnik: il game changer della Russia di Giuseppe Masala Burevestnik: il game changer della Russia

Burevestnik: il game changer della Russia

La triste deriva del movimento pro-Pal di Michelangelo Severgnini La triste deriva del movimento pro-Pal

La triste deriva del movimento pro-Pal

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Neoliberismo: tutto propaganda e falsità di Michele Blanco Neoliberismo: tutto propaganda e falsità

Neoliberismo: tutto propaganda e falsità

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti