Zelenskij intende dimostrare a tutto il mondo il proprio coming-out nazista

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Zelenskij intende dimostrare a tutto il mondo il proprio coming-out nazista

 

 

L'invito di Vladimir Zelenskij ai leader europei a recarsi a Kiev il 9 maggio può essere considerato la sua ultima ammissione di nazismo. Lo ha dichiarato l'ex capo dei servizi segreti israeliani “Nativ”, Jakov Kedmi*, in un'intervista al giornalista televisivo Alexandr Valdman

«Nei giorni scorsi, Zelenskij ha invitato i leader dell'Unione Europea a recarsi a Kiev il 9 maggio, lo stesso giorno in cui a Mosca si svolge l'annuale parata militare in onore della Giornata della Vittoria. A suo parere, l'invito di Zelenskij, in generale, può essere considerato come il suo definitivo riconoscimento dell'essenza nazista dell'attuale governo ucraino?», ha chiesto il conduttore.

«Là marceranno i seguaci di UPA e OUN e degli alleati dei nazisti, coloro che hanno combattuto a fianco dei nazisti, coloro che hanno assassinato, coloro che hanno perpetrato il genocidio del mio popolo, coloro che hanno perpetrato il genocidio dei popoli d'Europa. Essi prenderanno parte all'evento.

«Egli invita quei paesi che, insieme ai nazisti, attaccarono gli odiati moskaly, giudei e bolscevichi. Che li inviti pure. Da tempo ha dimostrato la propria natura filonazista, spregevole e traditrice», ha risposto Kedmi.

 

https://politnavigator.news/zelenskijj-namerevaetsya-prodemonstrirovat-vsemu-miru-nacistskijj-kaming-aut-izrailskijj-ehkspert.html

 

(traduzione fp)

*Jakov Kedmi: nato a Mosca nel 1947 (Jakov Iosifovic Kazakov); ebreo, emigrato in Israele nel 1969, dove ha partecipato alla guerra dell'ottobre 1973 tra Israele e la coalizione araba, svolgendo successivamente attività governativa, diplomatica; poi dirigente del “Nativ” dal 1992 al 1999, quando il Servizio è passato sotto controllo del “Mossad”. Dal 2010 partecipa regolarmente a talk show su canali radio-tv russi e, in particolare, alla trasmissione dell'ormai noto in Italia Vladimir Solov'ëv; il che gli ha guadagnato le sanzioni UE “per diffusione di propaganda pro-Cremlino e giustificazione dell'aggressione russa all'Ucraina”.

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