Venezuela: la destra vuole privatizzare i servizi pubblici

1582
Venezuela: la destra vuole privatizzare i servizi pubblici

Il presidente Maduro ha denunciato quali sono i piani della destra venezuelana nel caso dovesse riuscire ad imporsi nelle prossime elezioni presidenziali di luglio.

"Abbiamo resistito con coraggio e creatività... Volete che privatizzino l'istruzione o la sanità? O volete che miglioriamo i servizi pubblici?", ha affermato il dirigente bolivariano evidenziando quali sono i piani della destra venezuelana che punta a ripetere in Venezuela quanto sta facendo l’ultraliberista Milei in Argentina.

Dunque Nicolas Maduro ha denunciato che l'estrema destra venezuelana ha un piano per privatizzare diversi servizi pubblici che adesso sono operanti a beneficio della popolazione.

Durante un incontro con gli abitanti dello Stato di Lara, il leader bolivariano – secondo quanto riporta teleSUR - ha chiesto alla popolazione se vogliono “istruzione pubblica o privatizzazione? Case pubbliche o privatizzazione?”.

In un evento simile tenutosi nello Stato di Miranda, ha anche sottolineato l'importanza di preservare tutto ciò che i venezuelani sono riusciti a ottenere con fatica durante gli anni “duri e difficili”.

"Abbiamo resistito con coraggio e creatività. Ora gli oligarchi propongono le privatizzazioni. Volete che privatizzino l'istruzione o la sanità? O volete che miglioriamo l'istruzione e l'assistenza sanitaria?". ha chiesto Maduro, sottolineando che solo un governo popolare può ottenere miglioramenti nei beni e nei servizi collettivi.

In diverse occasioni, il governo venezuelano ha ribadito il suo impegno a mantenere l'istruzione a tutti i livelli come un servizio gratuito e di alta qualità. Attualmente, la gratuità riguarda l'80% delle iscrizioni al settore dell'istruzione.

A maggio, il leader bolivariano ha persino annunciato che avrebbe garantito posti all'università a oltre 339.000 giovani venezuelani per continuare la loro formazione accademica. L'amministrazione Maduro mantiene 279 programmi di formazione nazionale in tutto il Paese.

Ha anche riabilitato diversi centri educativi attraverso le Brigate Comunitarie Militari per l'Educazione e la Salute (BRICOMILES). Tra gli istituti scolastici recentemente ristrutturati, ad esempio, c'è la scuola Guillermo Cova, di cui beneficeranno 983 studenti del comune di Independencia.

Recentemente, tuttavia, i candidati di destra hanno attaccato l'attuale sistema educativo venezuelano in vista delle prossime elezioni presidenziali che si terranno il 28 luglio.

Essi descrivono l'istruzione venezuelana come “ideologizzata e politicizzata” a causa dell'attuazione di programmi educativi che fanno rivivere la memoria del Libertador Simon Bolivar e di altri eroi venezuelani.

I candidati di estrema destra propongono anche di istituire un “sistema di voucher educativi” per promuovere la concorrenza tra istituti pubblici e privati. In pratica, però, questo meccanismo mira a influenzare la domanda di servizi educativi per smantellare gradualmente il sistema educativo pubblico.

A tal proposito, il capo della campagna elettorale del presidente Nicolás Maduro, Jorge Rodríguez, ha accusato l'opposizione venezuelana di voler privatizzare l'istruzione se dovesse riuscire ad andare al potere, proprio come hanno fatto Jair Bolsonaro in Brasile e Javier Milei in Argentina.

“La seconda cosa che intendono fare è privatizzare la sanità, in modo che non ci siano ospedali per i poveri”, ha denunciato Rodríguez.

Ha anche aggiunto che hanno intenzione di privatizzare la compagni petrolifera Pdvsa “e inoltre è già scritto, gliel'hanno già offerta, hanno promesso alla ExxonMobil la Guayana Esequiba”.

Secondo Jorge Rodriguez, quindi, il 28 luglio i venezuelani decideranno il futuro che vogliono per la nazione bolivariana.

“O difendiamo il futuro o lo consegnamo ai gringos”, ha aggiunto Rodríguez durante un comizio nello Stato di Apure, come riporta Unión Radio.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Burevestnik: il game changer della Russia di Giuseppe Masala Burevestnik: il game changer della Russia

Burevestnik: il game changer della Russia

La triste deriva del movimento pro-Pal di Michelangelo Severgnini La triste deriva del movimento pro-Pal

La triste deriva del movimento pro-Pal

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Cina e Russia non temono più l'Occidente di Michele Blanco Cina e Russia non temono più l'Occidente

Cina e Russia non temono più l'Occidente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti