Szijjarto: Adesione dell'Ucraina alla NATO porterebbe alla terza guerra mondiale
Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto in un'intervista a Sputnik ha ripetuto, come fatto già nei giorni precedenti, che l’adesione dell’Ucraina nella NATO porterebbe ad uno scontro ancora più diretto tra Russia e NATO, ovvero la Terza Guerra Mondiale.
Il capo della diplomazia di Budapest, fin dall'inizio del conflitto in Ucraina, ha ricordato che il suo Paese ha tracciato delle linee rosse, una delle quali era "fare del nostro meglio e al massimo per evitare qualsiasi forma di confronto diretto tra NATO e Russia.”
"Quindi, nel caso in cui l'Ucraina diventasse membro della NATO, ciò significherebbe uno scontro diretto tra NATO e Russia. E ciò significherebbe la Terza Guerra Mondiale. Vogliamo semplicemente evitarlo. Ecco perché per noi è una questione inesistente all'ordine del giorno", ha spiegato.
Szijjarto ha rivelato che la maggior parte dei suoi colleghi dei paesi della NATO, nei summit con i rappresentanti ucraini, ritengono della possibile adesione di Kiev all'alleanza, ma in altri contesti ritengono che ciò sia impossibile.
Szijjarto sulla nuova dottrina nucleare russa: nessun rischio se il conflitto in Ucraina finisce
Per il Ministro degli esteri ungheresi la revisione della dottrina nucleare da parte del Presidente russo Vladimir Putin non rappresenta una minaccia se il conflitto finisce.
Per queste ragioni, il cancelliere ungherese ha evidenziato che la comunità internazionale dovrebbe prestare molta più attenzione alla ricerca di una soluzione diplomatica al conflitto, poiché non esiste sicuramente una soluzione sul campo di battaglia.
L'interferenza del "Paese vicino" nelle elezioni del 2022 in Ungheria
Vista la posizione di Budapest in merito al conflitto in Ucraina, Peter Szijjarto ha dichiarato di non escludere che un "paese vicino" possa aver preso parte all'interferenza nelle elezioni parlamentari ungheresi del 2022.
Sul fatto che il “paese vicino” possa essere stato l’Ucraina, Szijjarto ha risposto: “Non sono del tutto sicuro che il Paese guidato dal presidente da lei citato [Volodymyr Zelensky] non ne abbia fatto parte [interferenze nelle elezioni del 2022 in Ungheria]”. Semplicemente aggiungendo che stava parlando di un “Paese vicino”, pur evidenziando: “Non possiamo escluderlo. All'epoca c'erano segnali in tal senso. Ma da quando abbiamo vinto noi, questi segnali hanno perso il loro significato”.
Alla fine del marzo 2022, Szijjarto denunciò che l'allora ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba aveva chiamato l'ambasciata ucraina a Budapest per discutere della possibilità di influenzare i risultati delle elezioni.
Entità statunitensi hanno compiuto sforzi per interferire nelle elezioni ungheresi del 2022
Se ci sono alcuni dubbi sulle influenze ucraine, Szijjarto ha affermato con sicurezza che le entità statunitensi hanno compiuto seri sforzi per interferire nelle elezioni parlamentari ungheresi del 2022, spendendo milioni di dollari.
“Tutto quello che so è che durante la campagna elettorale del 2022 ci sono stati tentativi molto seri di interferire nelle nostre elezioni. Dall'altra parte dell'oceano - molto, molto pesantemente, mettiamola così”, ha rivelato Szijjarto.
Secondo il ministro, sono state effettuate interferenze molto forti, con molti milioni di dollari spesi da entità americane per rimuovere l'attuale governo ungherese.
Nonostante questi ingenti investimenti nell'opposizione, il partito Fidesz guidato dal Primo Ministro Viktor Orban ha, comunque, vinto con un ampio margine.
Ha sottolineato che i fondi sono stati investiti soprattutto nei media dell'opposizione ungherese.
“Questo accade ancora”, ha concluso.