Ma perché "con l'Europa" ce l'abbiamo fatta?

1908
Ma perché "con l'Europa" ce l'abbiamo fatta?

 
 
 
Senza L’Europa non ce l’avremmo fatta.
 
Ovviamente non l’ho detto mica io, ma il delirante ministro Speranza.
 
Ora al netto del fatto che non ce l’abbiamo fatta, perché siamo in piena zona rossa con l’intero paese chiuso in casa, depresso e sull’orlo del fallimento. E sostenere di avercela fatta in un contesto simile è roba da disorientamento spazio-temporale. Ad essere buoni.
 
Ma la cosa più grottesca è sostenere di avercela fatta grazie all’Europa.
 
Perché non so se me lo sono immaginato solamente io, ma ricordo che le cose sono andate più o meno così.
 
Mascherine acquistate e sequestrate dalla Germania perché servivano a loro. Tute di cartavelina comprate dai cinesi perché introvabili altrove; respiratori, anch’essi made in China, acquistati, ben pagati e consegnati con difetto di fabbricazione. Decine di ospedali e reparti chiusi in pochi anni, 37 miliardi di tagli alla spesa sanitaria, centinaia di medici, specializzandi e infermieri emigrati all’estero perché senza occupazione in Italia. Mancanza di personale, tanto da dover ricevere assistenza dalla piccola Cuba.
 
Ovviamente grazie all’Europa.
 
Più precisamente a causa dei parametri di bilancio imposti dalle sue norme. E dalle politiche austeritarie, di costante deflazione salariale, delocalizzazione e deindustrializzazione a favore di concorrenza e libero mercato.
 
Poi vabbè ci sarebbero pure i contratti capestro sottoscritti senza alcuna trasparenza con big pharma. A prezzi gonfiati e senza nessuna garanzia sulle forniture.
 
L’incapacità produttiva nei settori chimico-farmaceutico e ad alta tecnologia. Ma soprattutto l’assenza pressoché totale di sostegno economico.
 
Perché i famosi soldi de Leuropa, decine di fantastiliardi promessi e sventolati ai quattro venti da un anno, semplicemente non esistono. E la controprova è che nessuno li ha mai visti.
 
Mentre il Regno Unito, che con la Brexit doveva sprofondare in un buco nero di miseria e disperazione, ha riaperto tutto. Vaccinato quasi l’intera popolazione e sostenuto economicamente (e per davvero) la ricerca, il tessuto produttivo e i lavoratori britannici.
 
Ecco, che senza Leuropa non ce l’avrebbero fatta, vada a raccontarlo agli inglesi.
 
E in attesa di una risposta seria che si prenda una pausa di riflessione.

Antonio Di Siena

Antonio Di Siena

Direttore editoriale della LAD edizioni. Avvocato, blogger e autore di "Memorandum. Una moderna tragedia greca" 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan di Loretta Napoleoni La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

Trump abbandona i vassalli europei e la NATO?    di Giuseppe Masala Trump abbandona i vassalli europei e la NATO?   

Trump abbandona i vassalli europei e la NATO?  

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il (vero) partito della guerra di Paolo Desogus Il (vero) partito della guerra

Il (vero) partito della guerra

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Il non voto. Un grave pericolo di Michele Blanco Il non voto. Un grave pericolo

Il non voto. Un grave pericolo

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti