L'UE vuole il "Fauci europeo" per le prossime pandemie...

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L'UE vuole il "Fauci europeo" per le prossime pandemie...

 
Secondo il giornale Europa Today la UE starebbe cercando uno Zar delle pandemie come l'americano Fauci. Se pensiamo alle mail che attestano quantomeno la spregiudicatezza e malafede dell'americano non pare una grande idea. O meglio, non è una grande idea se l'obbiettivo è quello di gestire eventuali pandemie, se invece l'obbiettivo è quello di governare i popoli europei con il paradigma del biopotere per come ce l'ha descritto Foucault l'idea è splendida. Direi geniale.
 
Ma a pensarci bene, l'idea non è nuova, oltre a Foucault ne parlava Jaques Attali; governare con la paura delle malattie è una scelta splendida, il Potere può fare tutto ciò che vuole senza alcun controllo democratico. Compreso l'allargamento della sovranità dello stato (e dunque delle élites dominanti) al corpo delle persone. Basti pensare a ciò che accade con le punturine.
 
L'hanno preparata con calma, lentamente. Prima hanno messo le Facoltà di Medicina a numero chiuso, dunque non più medici fattisi per "selezione naturale" ma ragazzotti che hanno fatto un quizzino a 19 anni modello settimana enigmistica e che una volta superato quello sanno già che saranno medici. O meglio, saranno Ragionieri della Medicina. Applicatori di Protocolli scritti da altri.
 
E già, i protocolli, la governance centralizzata della Medicina attraverso protocolli è comoda per il potere, ma è terribile per le popolazioni. Basta che al vertice ci siano dei criminali che non fanno protocolli per curare e il gioco è fatto. Caterve di morti che potevano essere salvati e emergenza permanente.
 
Poi hanno fatto la Legge Gelli, parlo dell'Italia, e il medico che non aderisce al protocollo non è scudato da alcuna protezione legale, paga di tasca.
 
Poi il colpo finale: l'OMS cambia la definizione giuridica di Pandemia: non più legata alla contagiosità e alla mortalità dell'agente patogeno ma solo alla contagiosità. A quel punto hanno un potere incontrollato e incontrollabile: se vogliono ogni influenza può essere elevata a Peste Nera. Il resto lo fa la contabilità statistica creativa e i protocolli sbagliati.
 
Eccovi servita l'emergenza.
 
Ma alla UE questo capolavoro - si, capolavoro, questo è un capolavoro politico - non basta. Vogliono il Fauci Europeo. Vogliono avere il controllo totale della situazione. Peccato che in nessun trattato istitutivo della UE c'è scritto che la UE abbia poteri a riguardo di politiche sanitarie. Semplicemente procedono per strappi, mettono il popolo, ormai ridotto a polli in batteria, di fronte al fatto compiuto (con la complicità dei governi nazionali evidentemente).
 
Davvero curioso il destino della UE. Non è mai stata uno stato, è sempre stata un semplice Trattato. Un organizzazione internazionale. E nella sua evoluzione passa direttamente dalla fase di non-stato senza costituzione, senza principi, senza valori a quella di dittatura sanguinaria al pari (e forse ancora peggio, perchè noi non sappiamo dove ci vogliono portare) del Reich nazista.
 
Che vogliamo fare? Badate che le nostre Libertà, i nostri diritti e la nostra Democrazia non ce la vogliono restituire più. Quando la signora von der Leyen parla di "era delle pandemie" questo dice. Non esiste un'era delle pandemie, non è mai esistita nella storia, e la natura non facit saltus. Semplicemente loro vogliono governare sotto la spinta di finte pandemie costruite ad arte. Esattamente come questa peraltro.

Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

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