"L'arte della commedia": quando il teatro supera la censura

1842
"L'arte della commedia": quando il teatro supera la censura


di Agata Iacono


"L'arte della commedia", di Eduardo De Filippo, è in scena a Roma nella splendida cornice del Teatro Argentina, dal 7 al 19 maggio, con l'adattamento e la regia di Fausto Russo Alesi.

La commedia è stata scritta nel 1964, inserita nella raccolta "I giorni dispari" ed è stata poco rappresentata, sconosciuta al grande pubblico rispetto ad altre ben più famose pièce teatrali di Eduardo. Eppure, sembra stata scritta oggi. Anzi, è talmente attuale da risultare più coraggiosa, più drammaticamente emblematica di quanto non osino oggi le espressioni artistiche contemporanee. È Teatro nella sua forma più alta: denuncia, fa riflettere, rappresenta, nella finzione e nella parodia, quella cruda realtà che la realtà stessa non riesce più ad esplicitare. In questo senso, il teatro ha una funzione sociale essenziale e pretende, giustamente, il suo riconoscimento, il suo riscatto. Il capannone bruciato di una compagnia di guitti diventa così la tremenda situazione dei luoghi di spettacolo e cultura chiusi durante la pandemia, denigrati a luoghi di unzione. La censura, cui si sottopone la cultura, diventa l'attuale tragica autocensura del pensiero critico, sottoposto al ricatto della impossibilità di fare carriera, di avere dignità, anche se non si omologa conformisticamente.

Eduardo tratta tutti i temi del rapporto tra potere e cultura, attraverso l'ambiguità di una lotta costante tra gli interessi istituzionali, rappresentanti da maschere ridicole e meschine, e gli attori, che invece maschere non sono. Il capocomico della compagnia itinerante chiede al nuovo prefetto di assistere ad una sua rappresentazione teatrale, dove in scena si riverseranno ben 15 situazioni tratte dalla realtà del popolo. Al rifiuto del prefetto, che riconosce al teatro solo una funzione circense, di intrattenimento e distrazione di massa, l'attore lo sfida. Il prefetto non sarà più in grado di distinguere tra i suoi "postulanti", il vero dal falso, la realtà dalla finzione.

Sul palco si succedono tutte le contraddizioni di questa società: il rapporto tra scienza e religione, l'etica perbenista e il divorzio e l'aborto, il ruolo della scuola, della chiesa, della sanità. Tutto in un turbinio disperato senza sosta nella ricerca di rappresentare l'incompatibilità tra essere, apparire, dover essere, dover sembrare.

Tutti pretendono un ruolo riconosciuto, garantito da dignità socialmente riconosciuta e incanalata in categorie, ma al tempo stesso lo negano, lo soffrono e lo ridicolizzano, lo mettono in discussione. Il ruolo preconfezionato diventa  una gabbia per chi dovrebbe esserne garante. Immenso Eduardo, che precorre la drammatica epoca di transizione che stiamo vivendo, che osa porre interrogativi, dubbi, che denuncia il conflitto tra potere, istituzioni e ruolo della cultura. Eccezionale il regista e tutta la bravissima compagnia teatrale, che ringrazio per aver avuto il coraggio di mettere in scena una denuncia che oltrepassa il tempo e lo spazio. "Non è Pirandello" fa dire ad un certo punto De Filippo al suo capocomico. "Non sono personaggi in cerca d'autore: è l'attore che cerca la sua autorità" È il teatro che rivendica il suo fondamentale ruolo. Brecht diceva che il teatro non può cambiare il mondo, ma può cambiare gli spettatori e questi, se lo vogliono, possono cambiare il mondo.

 

Agata Iacono

Agata Iacono

Sociologa e antropologa

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La strategia del riccio di Trump di Giuseppe Masala La strategia del riccio di Trump

La strategia del riccio di Trump

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti