La "guerra al salario" e l'ammissione della BCE

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La "guerra al salario" e l'ammissione della BCE


Vi spiegate come mai i governi europei, pur mettendo soldi a copertura delle spese energetiche di famiglie e imprese, non abbiano frenato il carovita?

Vi spiegate come mai, a partire da novembre, ci sia stata una discesa dei prezzi del gas e ciò non si è riflesso nella diminuzione del carovita?

Lo dice la stessa Bce, i margini delle imprese sono notevolmente aumentati nel 2022 mentre i salari reali hanno visto una vistosa discesa.

E' la guerra al salario portata avanti in altri termini.

Se durante il change euro lira erano i distributori, il terziario, ad aumentare i margini, oggi è il capitale industriale europeo, a scapito del capitale commerciale e degli stipendiati.

Se avete possibilità di vedere in questi mesi le notizie di borsa, noterete che i profitti delle società quotate sono alle stelle, i dividendi generosi, tutti hanno recuperato margine.

Ma ciò non si traduce in investimenti, quanto in carta finanziaria o risparmio gestito, lo si vede dai dividendi e dalla raccolta di massa di risparmio, nel mentre le famiglie attingono ai risparmi dei depositi per tenere il passo al carovita e, chi non ha possibilità, sprofonda nella povertà.

Mi chiedo quanto e quando il resto del mondo domanderà beni europei e, se ciò non dovesse succedere in futuro, perché magari nel frattempo si è industrializzato, parlo del resto del mondo, a chi si rivolgeranno gli industriali europei.

LEGGI "PIANO CONTRO MERCATO" DI PASQUALE CICALESE

Alti margini che si riversano sui prezzi, e dunque, sull'inflazione,  con la beffa dell'aumento del tasso di interesse e, da qui, dei tassi variabili su mutui e prestiti, mentre i depositi hanno rendimento zero (da qui i margini delle banche).

C'è voluta una guerra, governi feroci, clima mediatico accondiscendente, tranne rare eccezioni (potete trovare un articolo al riguardo sul sito de Il fatto quotidiano), per massacrare definitivamente ciò che era la classe medio piccola.

Siamo tutti proletari e mi chiedo come vivano coloro, magari dipendenti in "cooperative", con salari medi orari lordi al 5.5. euro. Qui non si tratta di andare in Spagna, Francia, Germania, la stessa Inghilterra, ma di fuggire dall'Europa, ormai un manicomio economico.

E non mi si venga a parlare di Cina, lì in tre anni hanno contenuto l'inflazione, ora all'1%, certe cose gli operatori economici non se li possono permettere. Io non so a che livello siano ormai i salari reali in questo paese, quanto abbiano perduto, ma immagino almeno il 40% in 30 anni. Non si era visto nemmeno con il fascismo.

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