John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia
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di Giorgio Cremaschi
Ecoo (NELLA FOTO) JOHN ELKAN AGNELLI, il 29 novembre circondato dall’affetto e dagli applausi dei giornalisti de La Stampa di Torino, dopo la contestazione di ragazzi trasformata trasformata dai mass media e dalla politica in assalto squadrista alla libertà di stampa.
Il 10 dicembre, lo stesso John Elkann ha annunciato la vendita totale ad una multinazionale greca dei suoi giornali, La Stampa e La Repubblica prima di tutto.
Avevamo detto che la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia viene dai padroni dell’informazione e non dai giovani che manifestano contro la complicità mediatica con il genocidio in Palestina. Ora uno di questi padroni vende all’incanto i giornalisti che lo applaudivano pochi giorni prima.
Chissà se i giornalisti, che ora scioperano per difendere il proprio posto di lavoro, ripenseranno a quei giorni nei quali il padrone è arrivato in redazione per proclamare la libertà di stampa, senza chiarire però che per lui essa vien molto dopo la libertà degli affari. Chissà se rimpiangono quegli applausi e magari si sentono un tantino più vicini ai giovani che hanno manifestato a Torino e che sono stati pubblicamente linciati.
E chissà se il Presidente Mattarella manderà un nuovo messaggio di solidarietà ai giornalisti, messi nei guai dalla famiglia Agnelli dopo decine di migliaia di operai.
I padroni sono sempre padroni, e quelli della ex FIAT e della ex la Stampa sono più padroni degli altri. Più sfacciati e più irriconoscenti della media.

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