Gaza. Hamas al Cairo per colloqui di cessate il fuoco: "le speranze rimangono scarse"
Scrive il Global Times a proposito delle trattative per un cessate il fuoco a Gaza: “le speranze rimangono scarse, sebbene una delegazione di Hamas dovrebbe recarsi lunedì al Cairo, in Egitto, per i colloqui, dopo che il gruppo ha dichiarato di stare studiando una risposta da parte di Israele su una proposta di cessate il fuoco. “
Ipotesi comune fra vari analisti, lo scenario secondo il quale, ci sarebbero benefici comuni, sia Israele che Hamas da un cessate il fuoco temporaneo. Non ci sono, però, i fattori per arrivarci. Nonostante, come evidenzia, il media cinese, “sotto le crescenti proteste internazionali e interne, la pressione morale e l'isolamento diplomatico di Israele e degli Stati Uniti potrebbero aggravarsi.”
Qual è il focus dei colloqui di tregua di oggi?
La corrispondente di Al Jazeera, Stefanie Dekker, ha fatto il punto su quale scenario potrebbe basarsi una possibile tregua tra Israele e Hamas.
Secondo la giornalista di Al Jazeera, una delegazione israeliana potrebbe unirsi ai rappresentanti di Hamas al Cairo, anche se non ci sarà un incontro faccia a faccia.
In questa fase, c’è da registrare l’ansia degli egiziani per il raggiungimento di una tregua, a causa della posizione geografica di Rafah al loro confine. “Quindi – secondo Dekker - stanno esercitando pressioni anche su Hamas, insieme al Qatar, per ottenere una qualche forma di accordo.”
Dekker in vista di questi colloqui, delinea alcune basi di partenza: “sappiamo al momento è che Hamas rilascerà 33 prigionieri. Questi rientrano nel ramo umanitario. Quindi ci sono le donne, i malati, gli anziani e gli over 50, inoltre, “Israele rilascerà i prigionieri palestinesi, alcuni dei quali, secondo i media israeliani, ‘con le mani sporche di sangue’. Quindi si sta parlando di prigionieri palestinesi anziani.”
Inoltre, c’è un certo movimento dei palestinesi di Gaza verso nord e un graduale, piccolo ritiro delle truppe israeliane da alcune posizioni all’interno di Gaza.
Se questi scambi andassero in porto, conclude la reporter dell’emittente del Qatar, “ci sarebbero dei negoziati in corso per una completa cessazione delle ostilità, la fine della guerra, cosa che Israele dice di non voler fare fino a quando i suoi obiettivi non saranno stati raggiunti.”