Draghi, nuovo Monarca della Repubblica

2906
Draghi, nuovo Monarca della Repubblica

di Dante Valitutti

 

L’attenzione crescente dei media – grande stampa e tv – nelle ultime settimane per le elezioni per il rinnovo della Presidenza con la scelta del successore di Mattarella può spiegarsi solo intendendo tale attenzione non solo come mera curiosità giornalistica verso un rito istituzionale che si ripete, come una cerimonia laica, ogni sette anni, dalla nascita della nostra Repubblica, ma come la presa di coscienza di una fase di passaggio per molti aspetti decisiva per il nostro assetto costituzionale.

Eh sì, perché quello che molti, in questi giorni, ventilano, presupponendo un passaggio più o meno indolore del nostro attuale presidente del consiglio verso il colle più famoso di Roma, è l’antefatto possibile di un mutamento sostanziale della nostra forma di stato: da una repubblica parlamentare, in cui chiari e distinti sono i ruoli di governo e quelli di garanzia, a un semipresidenzialismo di fatto in cui al contrario ruoli di governo e ruoli di garanzia tendono a sovrapporsi in un gioco alquanto pericoloso per la tenuta degli equilibri democratici.

Non si pensi che quella indicata sia solo un’esagerazione: l’ascesa di una personalità dal carisma di Draghi alla presidenza della Repubblica potrebbe – e non siamo i soli a sostenerlo – allargare a dismisura il perimetro delle funzioni presidenziali, tale da rendere la presidenza stessa organo politicamente – e istituzionalmente – “ipertrofico” nella trama dei poteri dello Stato.

In fondo, come alcuni un po’ malignamente già penseranno, quanto appena evocato altro non sarebbe che l’esito conclusivo di un lungo processo di cambiamento coatto che ha investito negli ultimi 15 anni la figura del nostro presidente della Repubblica, figura sempre più centrale non solo come garante della Carta fondamentale, ma anche come ‘custode nascosto’ delle funzioni di governo. Insomma, se, come insegna la scienza costituzionalistica, l’inquilino del Colle finora vedeva aumentati, quasi fosse un movimento ‘a fisarmonica’, i propri poteri in virtù delle crisi politiche che hanno via via investito il nostro sistema dei partiti, di fatto supplendo egli stesso all’assenza della politica nelle fasi più buie degli ultimi due decenni, ora il rischio con l’ascesa di Draghi – o di una figura come Draghi – è che dalla fisarmonica si passi direttamente al piano del solista, ovvero, fuor di metafora, che alla presidenza (della Repubblica) siano affidate (quasi) tutte le prerogative che la costituzione assegna ai nostri organi sovrani.

È un rischio che chi scrive avverte e che è indubbiamente sul tappeto, e per descriverlo, in qualche modo, – e volando alto – possono finanche richiamarsi le pagine schmittiane sul “Custode della Costituzione”, pagine tutte pensate e scritte contra Kelsen e in prospettiva della ‘celebrazione’ della figura del Presidente Hindenburg come figura centrale della repubblica di Weimar.

Ebbene, nell’indicare proprio quelle pagine si vuole suggerire dopotutto prudenza: prudenza verso il pericolo di mutamenti istituzionali a costituzione invariata, prudenza verso la tenuta dell’equilibrio istituzionale così faticosamente tratteggiato dai costituenti, prudenza verso la presa di soluzioni politiche semplici ma forse troppo liquidative della ‘complessità’ ovvero del confronto (e del conflitto) democratico.

La prudenza è la virtù dei forti, dice il proverbio e questo vale ancor di più per debolezza della politica e delle istituzioni in questa infinita crisi pandemica.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La strategia del riccio di Trump di Giuseppe Masala La strategia del riccio di Trump

La strategia del riccio di Trump

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti