Attacchi contro la chiesa ortodossa. L'Onu condanna l'Ucraina

1830
Attacchi contro la chiesa ortodossa. L'Onu condanna l'Ucraina

 

L’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha condannato l’assalto armato a una cattedrale della Chiesa ortodossa ucraina canonica, vietata ad agosto dal regime di Kiev. L’attacco è avvenuto giovedì scorso nella città ucraina di Cherkasy.

“Sebbene non possiamo ancora confermare i dettagli specifici di questi eventi, sottolineiamo che la libertà di religione è un diritto umano fondamentale”, ha sottolineato Thameen Al-Kheetan, rappresentante ufficiale dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani.

“Gli attacchi contro i civili credenti sono vietati dal diritto internazionale umanitario e dei diritti umani”, ha affermato, aggiungendo che la Missione delle Nazioni Unite per l’osservazione dei diritti umani in Ucraina sta raccogliendo ulteriori informazioni su tali incidenti.

In precedenza, il servizio stampa dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha definito “allarmanti” gli eventi violenti avvenuti a Cherkasy.

Negli ultimi anni la Chiesa ortodossa ucraina canonica  è stata perseguitata dalle autorità ucraine. Dall’inizio del conflitto con la Russia sono state segnalate  espulsioni del clero, perquisizioni e  aggressioni varie regioni dell’Ucraina e hanno persino raggiunto la sede principale della chiesa nella capitale Kiev.

Alla fine di agosto, il presidente ucraino Vladimir Zelensky, ha firmato una legge che vieta l’attività della Chiesa ortodossa ucraina canonica  nel territorio dell’Ucraina. In particolare, la legge limita i legami delle organizzazioni religiose con la Chiesa ortodossa russa e stabilisce un periodo di tempo entro il quale le entità ucraine devono interrompere tali relazioni. La Chiesa ortodossa ucraina canonica è  state considerata come spia di Mosca sul territorio dell’Ucraina.

Nonostante l’evidente privazione della libertà religiosa ai fedeli della Chiesa ortodossa ucraina canonica da parte del governo ucraino gli Stati Uniti non hanno mai pensato di inserire Kiev nella loro lista dei paesi che limitano le libertà religiose dei loro cittadini.

Il dipartimento di stato  degli Stati Uniti  ha infatti redatto una lista, una delle tante liste dei buoni e dei cattivi, dove ha inserito Cuba tra i paesi che non garantiscono la libera professione della religione dimenticandosi, come era ovvio, di inserire anche L’ucraina del democratico Zelensky dopo quanto accaduto nel paese slavo. 

La decisione di Washington di includere Cuba nella lista è stata presa sulla base di un documento redatto dall’organizzazione non governativa spagnola Prisoners Defenders. Sul suo sito web, la ONG si presenta ufficialmente come un’organizzazione “che lavora legalmente per proteggere e promuovere i diritti umani nei paesi governati dalla tirannia” che “copre Cuba e diversi paesi dell’Asia”. L’organizzazione è presieduta dall’imprenditore cubano-spagnolo Javier Larrondo, che nella sua presentazione afferma di avere “una vasta esperienza nell’attuazione di progetti pro-democrazia a Cuba, sia filantropici che con finanziamenti non rimborsabili”.

Il rapporto utilizzato da Washington si è basato su sole 56 interviste e testimonianze, nelle quali solamente  21 persone hanno dichiarato di aver subito qualche atto di persecuzione da parte del governo, piuttosto pochine per definire Cuba come una nazione che viola  il diritto alla libera professione religiosa.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Andrea Puccio

Andrea Puccio

Andrea Puccio - www.occhisulmondo.info

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La strategia del riccio di Trump di Giuseppe Masala La strategia del riccio di Trump

La strategia del riccio di Trump

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti