Afghanistan: donne armate in piazza contro i talebani

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Il ritiro degli Stati Uniti dall’Afghanistan ha riportato in auge i talebani che intanto continuano a conquistare fette di territorio quasi senza combattere. C’è però chi sembra non volere arrendersi al fatto che i talebani riconquistino tutto il paese. 

Si tratta di donne afghane, armate di tutto punto, scese in piazza nelle regioni settentrionali e centrali dell'Afghanistan per protestare contro i talebani mentre questi continuano a conquistare nuove porzioni di territorio in un paese ancora devastato dalla guerra statunitense. 

Le foto mostrate dal quotidiano britannico The Guardian mostrano centinaia di donne con fucili d'assalto, che agitano le pistole e intonano slogan anti-talebani nella provincia centrale di Ghor, dove si è tenuta una delle più grandi manifestazioni. 

"C'erano alcune donne che volevano solo ispirare le forze di sicurezza, solo simbolicamente, ma molte altre erano pronte ad andare sui campi di battaglia", ha detto Halima Parastish, un'organizzatrice delle proteste a Ghor. “Inclusa me e alcune altre donne; e ho detto al governatore, circa un mese fa, che siamo pronte a combattere”.

Le manifestazioni arrivano in un momento in cui i militanti talebani avanzano sul terreno in particolare nel nord dell'Afghanistan.

I talebani hanno già introdotto restrizioni all'istruzione delle donne e alla loro libertà di movimento nelle aree che controllano, secondo i residenti di quelle aree. Le proteste delle donne armate sono state quindi un'enfatica dimostrazione di sfida.

"Nessuna donna vuole combattere, voglio solo continuare la mia istruzione e stare lontana dalla violenza, ma le condizioni hanno fatto alzare me e altre donne", ha detto una giornalista poco più che ventenne della provincia settentrionale di Jowzjan.

È raro, ma non senza precedenti, che le donne afghane imbraccino le armi, soprattutto nelle parti leggermente meno conservatrici del paese. Ma è improbabile che vadano in prima linea in gran numero a causa sia del conservatorismo sociale che della mancanza di formazione, evidenzia Pars Today. 

Nel frattempo, le truppe afgane hanno riconquistato gli edifici del governo nella città occidentale di Qala-i-Naw, capoluogo della provincia di Badghis, attaccata dai talebani il giorno prima.

"Il nemico ha subito pesanti perdite e ora stiamo avanzando e cacciando il nemico", ha detto il comandante delle forze speciali Sayed Nezami.

Un portavoce - anonimo - del ministero degli Interni ha anche affermato che la città è stata ripulita dai militanti talebani ed è ora completamente sotto il controllo delle forze di sicurezza afghane.

Il governo afghano ha promesso di riconquistare tutto il territorio che è stato invaso dai talebani.

Martedì, il governo ha schierato centinaia di commando sul campo di battaglia nelle province settentrionali di Takhar e Badakhshan, dove i talebani hanno conquistato vaste aree di territorio.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

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