XVII Forum Economico Eurasiatico di Verona: uno sguardo agli Emirati Arabi Uniti
di Vito Petrocelli
Il 5 e 6 dicembre a Ras Al Khaimah andrà in scena il XVII Forum Economico Eurasiatico di Verona. La scelta degli Emirati Arabi Uniti, nuovo paese Brics entrato a pieno titolo con il vertice di Kazan dell'ottobre scorso, è particolarmente siginificativa e offre al nostro paese grandi potenzialità per tornare a sviluppare il tradizionale ruolo di ponte tra oriente e occidente che gli ultimi governi hanno fortemente ridimensionato.
Alcuni dati sul paese
Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) sono una federazione di 7 Emirati (Abu Dhabi, Dubai, Ajman, Fujairah, Ras al Khaimah, Sharjah, Umm al Qaiwain). Il paese si estende su una superficie di 83.600 kmq con una popolazione di 9,5 milioni di abitanti.
La Federazione degli Emirati Arabi Uniti (EAU) è stata fondata nel 1971. Le sue origini risalgono agli “Stati della Tregua”, denominazione attiva a partire dal XIX secolo, quando il Regno Unito stipulò con i capi arabi locali una serie di trattati di protettorato.
Come per gli altri Stati della regione, il rapido e massiccio sviluppo emiratino è derivato dallo sfruttamento delle risorse petrolifere, che ha sopravanzato le attività economiche tradizionali.
Relazioni con l'Italia
Negli ultimi anni, le relazioni bilaterali Italia-EAU si sono notevolmente rafforzate, grazie a una sostanziale convergenza sui principali temi politici internazionali e al reciproco interesse economico e finanziario.
Il partenariato politico-strategico è stato consolidato da numerose visite di alto livello tra i rispettivi esponenti politici.
Vale la pena ricordare le visite del Presidente del Consiglio dei Ministri Conte negli EAU il 15 novembre 2018 e il 27 gennaio 2019 e, fra le visite precedenti, quelle dell’allora Presidente del Consiglio Renzi (gennaio 2015), degli allora Ministri degli Esteri Gentiloni (novembre 2014) e Alfano (gennaio 2017 e gennaio 2018); della Giustizia, Orlando, (settembre 2015), della Difesa Pinotti (novembre 2015).
Il principe ereditario Sceicco Mohammed Bin Zayed ha visitato l’Italia nell’ottobre 2014, nell’ottobre 2015 e nel settembre 2016. Il Ministro degli Esteri Al Nayhan si è recato a Roma nel luglio 2017 e da ultimo il 26 febbraio 2019. Il 23 aprile il Ministro Al Nayhan ha avuto un colloquio alla Farnesina col Ministro Moavero Milanesi, prevalentemente dedicato alla Libia.
Molto importanti anche le periodiche riunioni della Commissione Economica Congiunta Italia–EAU, ultimamente precedute dal Business Forum Italo-Arabo presso Confindustria.
Sono operativi con gli EAU gli accordi di assistenza giudiziaria in materia penale e di estradizione. A seguito dello scambio dei rispettivi strumenti di ratifica, i trattati sono entrati in vigore il 17 aprile 2019.
Nel settembre 2016 è stato firmato un Memorandum d’Intesa sul Dialogo Strategico tra i due Ministeri degli Esteri allo scopo di rafforzare i meccanismi della consultazione bilaterale.
Potenzialità economiche presenti e future
Il PIL degli EAU nell’anno in corso è pari a 457 miliardi di euro, con una crescita annua del 3,5%.
Gli Emirati sono un partner dell’Italia bilanciato in tutti gli ambiti economici e commerciali, con una relazione politica basata sul dialogo costante sulle tematiche bilaterali ed i dossier di sicurezza regionale, ed una cooperazione culturale e scientifica di alto livello.
In particolare, gli EAU rappresentano il primo fornitore ed il primo mercato di sbocco italiano nell’area MENA (Medio Oriente e Nord Africa).
Nel Paese sono presenti oltre 600 imprese italiane, sia di grandi dimensioni che PMI, attive principalmente nei settori delle costruzioni, dell’energia, dei beni di consumo, della sicurezza/difesa, bancario/assicurativo e aerospaziale.
Il saldo commerciale tra Italia e EAU è nettamente positivo per il nostro paese e a fine 2023 ha raggiunto la cifra più alta di sempre: 4 miliardi e 448 milioni di euro.
Le esportazioni italiane, che nel 1991 superavano di poco i 406 milioni di euro, hanno raggiunto i 6 miliardi e 667 milioni di euro alla fine dello scorso anno. L’import dagli EAU ha toccato il valore più basso nel 1996 con 44,5 milioni di euro, il picco di 4 miliardi e mezzo nel 2020 e, nel 2023 ha segnato 2 miliardi e 179 milioni di euro.
Valore geopolitico
Gli EAU sono per l’Italia uno snodo distributivo strategico verso Medio Oriente, Africa orientale e Asia meridionale. Il Paese ha sviluppato un sistema infrastrutturale efficiente, piattaforme di stoccaggio innovative, una rete viaria ramificata e hub logistici imponenti, tra i quali il Dubai International Airport (1° scalo per passeggeri e 3° per traffico totale) e Jebel Ali Port (10° porto piu? grande del mondo e 1° del Medio Oriente). Per attrarre le imprese estere, gli EAU hanno costituito 53 Zone di Libero Commercio, aree che accordano alle aziende particolari vantaggi fiscali e doganali.
Anche il turismo rappresenta una voce importante per entrambi i paesi. La Lombardia è la prima regione di destinazione della presenza emiratina, seguita da Lazio, Toscana, Sicilia e Campania.
Riguardo ai viaggiatori italiani negli Emirati Arabi Uniti, nel 2019 sono stati 303,6 mila per circa 2,4 milioni di pernottamenti e una spesa complessiva di circa 339 milioni di euro.
(Fonti: ISTAT, Agenzia ICE, MAECI)
*Presidente Istituto Italia-Brics