Vertice Brics. Il Sole 24 Ore annuncia il suicidio dell'occidente

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Secondo il Sole24Ore nella riunione dei paesi Brics (Cina, Russia, Brasile, India e Sud Africa) tenutasi ieri, si sarebbe deciso di spingere verso una moneta comune per gli scambi internazionali. Faccio presente, non significa che vogliono fare una unione monetaria come il nostro euro, ma una unità di conto (come l'Ecu, per chi si ricorda) fatta di un paniere di monete pesato per il Pil dei singoli paesi da utilizzare negli scambi internazionali tra i paesi Brics e tutti gli altri che vorranno utilizzarla.
 
Inutile dire che è una vera e propria dichiarazione di guerra all'occidente e all'architettura monetaria dominante fino ad ora e fondata sul dollaro. L'eventuale nascita di questa unità di conto e il conseguente abbandono del dollaro comporterebbe lo sgretolamento del Dollaro (e dell'Euro) e l'impoverimento sostanziale e irrecuperabile dei paesi occidentali. Dico questo anche in considerazione del fatto che i russi proprietari del più ricco scrigno di materie prime esistente sulla terra (la Siberia) non considerano più l'Europa e gli USA come prima scelta nel commercio delle materie prime strategiche ma i paesi Brics. Ciò sarà la pietra tombale sul dominio occidentale, ma fa aumentare il rischio di guerra (in qualche modo l'occidente dovrà reagire).
 
Bel casino hanno fatto i nostri governanti sconsiderati.

 

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Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

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