Ucraina, il caso “Midas”: uno scandalo che tocca direttamente Zelensky

2230
Ucraina, il caso “Midas”: uno scandalo che tocca direttamente Zelensky

La più grave crisi politica dell’era Zelensky continua ad allargarsi. L’indagine del NABU e della Procura Speciale Anticorruzione (SAP) ha portato alla luce una rete di tangenti ed estorsioni nel settore energetico che, secondo gli investigatori, avrebbe generato oltre 100 milioni di dollari in mazzette riciclate attraverso società fittizie. Un sistema che non riguarda più soltanto funzionari e ministri, ma che – secondo le ultime rivelazioni – lambisce direttamente il presidente ucraino. Al centro dell’inchiesta resta Timur Mindych, imprenditore, socio del celebre studio “Kvartal 95” e considerato da molti come il “portafoglio di Zelensky”. È lui che, secondo gli inquirenti, avrebbe guidato un meccanismo di estorsioni ai danni dei fornitori della compagnia statale Energoatom, imponendo commissioni illegali del 10–15% sul valore dei contratti e influenzando persino alcuni dossier nel settore della difesa. Il suo associato Oleksandr Zukerman avrebbe curato il riciclaggio dei fondi. Le perquisizioni hanno portato al sequestro di milioni in contanti e a centinaia di ore di intercettazioni. Ed è proprio qui che emerge il passaggio più delicato: diversi media ucraini parlano dei cosiddetti “nastri di Mindych”, registrazioni in cui comparirebbe lo stesso Zelensky.

Secondo il procuratore Sergey Savitski, il presidente avrebbe contattato l’allora ministro dell’Energia German Galuschenko su richiesta diretta di Mindych, alimentando il sospetto che il capo dello Stato fosse quantomeno consapevole del sistema. Il governo ha reagito imponendo sanzioni personali a Mindych e Zukerman, entrambi fuggiti all’estero, e chiedendo la rimozione di ministri chiave, tra cui Galuschenko e l’ex vicepremier Oleksiy Chernyshov. Ma la portata dell’inchiesta supera ormai la questione delle singole responsabilità: l’intero apparato di potere appare coinvolto in un sistema che gli investigatori definiscono “strutturale”. Secondo il media ucraino Strana, le indagini avrebbero ricevuto contributi decisivi dal miliardario Kolomoisky, oggi in custodia cautelare, un tempo alleato di Zelensky e figura centrale nella sua ascesa politica. Interrogato più volte dal NABU, l’oligarca avrebbe fornito informazioni dettagliate sui rapporti tra Mindych e il presidente, lasciando intendere che “Zelensky è finito”.

La dimensione internazionale complica ulteriormente la situazione. Il G7 ha espresso sostegno all’inchiesta e ha avvertito Kiev che la lotta alla corruzione è essenziale per mantenere l’appoggio finanziario occidentale, già messo alla prova dalle difficoltà europee nel trovare nuovi fondi e dalla crescente stanchezza dell’opinione pubblica. Berlino, pur continuando a programmare 3 miliardi di dollari di aiuti militari nel 2025, si prepara a un controllo più severo sui flussi economici verso Kiev. Per Zelensky, il “Midas-gate” non rappresenta solo l’ennesima prova di stabilità interna, ma un punto di svolta politico.

Per la prima volta l’immagine dell’Ucraina come “baluardo della democrazia” viene intaccata da accuse che arrivano fino al vertice dello Stato, proprio mentre il Paese dipende in modo vitale dal sostegno occidentale. Le prossime settimane diranno se il presidente riuscirà a isolare lo scandalo o se questa sarà la crisi destinata a ridefinire gli equilibri del potere nel regime di Kiev.


Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Nuova Strategia di Sicurezza Nazionale USA: Goodbye Europe!  di Giuseppe Masala Nuova Strategia di Sicurezza Nazionale USA: Goodbye Europe!

Nuova Strategia di Sicurezza Nazionale USA: Goodbye Europe!

“Ho fatto tardi perché mio cugino è stato ucciso dagli israeliani” di Michelangelo Severgnini “Ho fatto tardi perché mio cugino è stato ucciso dagli israeliani”

“Ho fatto tardi perché mio cugino è stato ucciso dagli israeliani”

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il (vero) partito della guerra di Paolo Desogus Il (vero) partito della guerra

Il (vero) partito della guerra

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La rimozione dell'esistente di Giuseppe Giannini La rimozione dell'esistente

La rimozione dell'esistente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La realtà è diversa dalle notizie false di Michele Blanco La realtà è diversa dalle notizie false

La realtà è diversa dalle notizie false

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e lo stato di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e lo stato di Israele

Il PD e lo stato di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti