Tutte le fake news di Marattin sullo spread

7809
Tutte le fake news di Marattin sullo spread



di Thomas Fazi
 

Benvenuti alla quinta puntata della nostra rubrica "Le fake news economiche di Luigi Marattin", quest'oggi dedicata allo spread. Questa puntata sarà più breve del solito perché buona parte delle questioni sono già state affrontate nelle puntate precedenti.


Nella sua ultima "video lezione di economia" (https://www.facebook.com/LuigiMarattinPD/videos/424812218130430/), Marattin spiega che l'aumento del cosiddetto spread - cioè la riduzione del valore, e il contestuale aumento del rendimento, dei titoli di Stato scambiati sul mercato secondario - rappresenta un problema per i conti pubblici perché lo Stato, sui nuovi titoli emessi sul mercato primario, sarà costretto ad offrire un tasso interesse uguale o superiore al rendimento che hanno i titoli già emessi sul mercato secondario, «perché altrimenti nessuno li comprerebbe».


L'assunto di fondo è che sono i mercati a fissare il tasso di interesse - come è giusto che sia, nella visione di Marattin - e che gli Stati non hanno altra scelta che quella di adeguarsi. Peccato che Marattin si dimentichi di menzionare due punti. Primo, che tra gli "operatori" che influenzano la domanda e l'offerta - e dunque il valore - dei titoli di Stato sul mercato secondario, il più potente di tutti, in quanto dispone di cartucce infinite, è proprio la banca centrale, che solitamente interviene attraverso le cosiddette operazioni di mercato aperto (o operazioni di quantitative easing), come stanno facendo le banche centrali di tutto il mondo da almeno un decennio a questa parte, che tra le altre cose hanno l'effetto di aumentare la domanda (e dunque il valore) dei titoli, riducendone contestualmente il rendimento.


Così facendo le banche centrali possono tranquillamente "fissare" il tasso di interesse al valore che desiderano. Questo vale, ovviamente, solo per questi paesi che emettono debito nella propria valuta; non vale, dunque, per i paesi dell'eurozona, i quali sono effettivamente sottoposti alla "disciplina di mercato" descritta - anzi, auspicata - da Marattin, date le limitazioni statutarie a cui è sottoposta la BCE nell'intervenire sui mercati dei titoli sovrani. Ciò detto, è ovvio che da un punto di vista meramente tecnico, la BCE potrebbe tranquillamente portare lo spread dell'Italia - o di qualunque altro paese - a zero se lo volesse; se non lo fa - e realisticamente non potrà mai farlo - è per motivi meramente politici.


Lo strumento a disposizione ci sarebbe già: il cosiddetto scudo anti-spread della BCE introdotto nel 2012 (e finora mai attivato), noto come programma Outright Monetary Transactions (OMT), che prevede l’acquisto illimitato di titoli di Stato sul mercato secondario a favore di paesi sotto attacco speculativo o comunque a rischio di instabilità. Peccato che questo comporterebbe per il paese beneficiario, come ha ricordato il vicepresidente della BCE Vítor Constâncio, un pesante programma di aggiustamento dei conti pubblici. Non è un caso che nessun paese ne abbia fatto richiesta finora. Questo per tutti quelli che «la BCE adesso è una banca centrale normale perché garantisce i debiti pubblici della zona euro». Normale, normalissima.


Secondo, se anche la banca centrale si rifiutasse di intervenire sul mercato secondario, da un punto di vista tecnico potrebbe tranquillamente intervenire sul mercato primario per comprare i titoli al tasso di interesse fissato dal Tesoro, come spiegato nelle prime due puntate (https://www.facebook.com/thomasfazi/videos/2341908382568953/ e https://www.facebook.com/thomasfazi/posts/2351892221570569).


Insomma, siamo sempre di fronte al solito tentativo da parte di Marattin di presentare come "naturale" qualcosa che di naturale non ha assolutamente nulla. D'altronde, lo scopo dei liberisti, dall'inizio dei tempi, è sempre stato questo.


Qui trovate le ultime due puntate:https://www.facebook.com/thomasfazi/posts/2360551354037989 e https://www.facebook.com/thomasfazi/posts/2367464006680057).

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La Nuova Era dell'Economia Globale  di Giuseppe Masala La Nuova Era dell'Economia Globale

La Nuova Era dell'Economia Globale

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione» di Francesco Erspamer  Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

L'Autoritarismo si fa sistema di Michele Blanco L'Autoritarismo si fa sistema

L'Autoritarismo si fa sistema

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti