Incendi di Gerusalemme: le fake news di Israele smascherate (che non fanno notizia)

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Incendi di Gerusalemme: le fake news di Israele smascherate (che non fanno notizia)


di Agata Iacono


Enormi incendi hanno imperversato nei pressi di Gerusalemme, a partire da mercoledì, costringendo le comunità ad evacuare in massa e con conseguente cancellazione degli eventi per la Festa dell'Indipendenza "Ha'atzmaut" in Israele.

È stata dichiarata l'emergenza nazionale e subito la stampa sionista di regime, che non ha mai fiatato sul genocidio in diretta più terribile della storia della disumanità, apre con false accuse alla resistenza palestinese.

E non solo in Italia..


Le accuse si basano fondamentalmente su un video trasmesso dal canale 13 della TV israeliana, che mostra un uomo ("un piromane arabo") che appicca il fuoco "in Cisgiordania causando il vasto incendio boschivo"...


Ma basta una piccola indagine d'archivio per appurare, con certezza, che il video è stato girato dai Carabinieri di Montesarchio (BN), in Italia, nell'agosto del 2021.



Il quotidiano Haaretz aveva tra l'altro denunciato che gli stessi coloni appiccavano il fuoco per bruciare gli ulivi dei palestinesi.



Cos'è successo quindi?

L'allerta meteo per il fortissimo vento in una condizione eccezionale di siccità era già stato diramata, ma Israele la ha praticamente ignorata: era troppo impegnata a massacrare e bruciare bambini, già ridotti a scheletri per mancanza di cibo e acqua.

La drammatica situazione idrogeologica di Israele è frutto del totale stravolgimento dell'equilibrio naturale ed ecosostenibile che il colonialismo di insediamento sionista ha voluto, in una terra che evidentemente non percepisce inconsciamente sua.

Uno stravolgimento voluto e un urbanizzazione selvaggia, per distruggere gli olivi e piantare al loro posto alberi che potessero farli sentire nord europei e lontani dalla cultura araba.

A questo disastro si aggiunga che Israele ha tagliato le spese per la sicurezza del territorio, per investire esclusivamente in arsenali militari e intelligence bellica.

Gli incendi più grandi di Israele non sono stati alimentati, quindi, solo dalle annunciate condizioni meteo e dalla abitudine dei coloni di bruciare case e alberi dei palestinesi ( tanto non è terra loro..), ma anche da decenni di sfruttamento forestale coloniale. 

I pini europei, piantati per annientare i villaggi palestinesi, bruciano rapidamente e minacciano costantemente le infrastrutture e gli insediamenti israeliani.

https://www.palestinechronicle.com/largest-wildfires-in-israels-history-everything-you-need-to-know/

Haaretz denuncia anche che nel 2022 Ben Gvir impedì l'acquisto di elicotteri anti incendio spesa inutile per potenziare gli strumenti di morte: https://www.haaretz.com/israel-news/2025-05-01/ty-article/.premium/ben-gvir-rejected-israel-police-request-to-buy-firefighting-helicopters-in-2022/00000196-8874-d9ad-a19e-ccf531f30000

Il governo italiano complice del genocidio invia nella Palestina occupata 2 Canadair per contrastare il dilagare degli incendi.

Per 20.000 bambini bruciati e sbranati dalle bombe sioniste non hanno sollecitato neanche l'apertura del varco di Rafah per fare accedere cibo e medicinali...

Agata Iacono

Agata Iacono

Sociologa e antropologa

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