Strage infinita del profitto. 3 morti sul lavoro in 24 ore

1254
Strage infinita del profitto. 3 morti sul lavoro in 24 ore

 

Nelle ultime 24 ore sono morti due operai sul lavoro.

Dopo il clamore nei mesi scorsi, soprattutto con la morte dell'operaia Luana D'Orazio schiacciata da un macchinario, il 4 maggio scorso, così come Laila el Harim.

Passata l'emotività del momento sembra che tutto torni alla normalità. Come se fosse normale che almeno 1000 persone all'anno muoiono sul lavoro e almeno 1 milione restano ferite.

Con le ultime 3 morti, aggiunta a quella di Francesco Martino di domenica scorsa, nel 2021 superiamo già a quota 680. E siamo solo a settembre .

Ieri, alla darsena petroli del porto di Livorno un cavo di acciaio che si è staccato da una nave ha colpito mortalmente un marittimo di origine filippine di 54 anni.

I portuali hanno proclamato 2 ore di sciopero. Le organizzaziioni provinciali di categoria di Cgil-Cisl e Uil denunciano che "sui luoghi di lavoro si muore più che in ogni altro luogo. Un’altra vita consumata in una manciata di secondi. Ci chiedono più tempo, più flessibilità, ma a nessuno sembra interessare come farci tornare vivi alle nostre case, dai nostri cari. Di lavoro si continua a morire."

Sempre in Toscana, a Pietrasanta, un uomo ancora non identificato è riamsto schiacciato da 2 lastre di marmo.

Al bollettino di questa strage, si spera che almeno per oggi si fermi, si è aggiunto quella dell'operaio Luigi Manfuso, 59 anni, che lascia la moglie e due figli. Manfuso lavorava in un cantiere della Metropolitana della Linea 1 di Napoli.

Anche in questo caso la rituale denuncia del sindacato, il solito slogan "Basta morti sul lavoro" e poi tutto ritorna alla normalità che tradotta significherebbe questo: con una media di 1000 morti all'anno, vuol dire che almeno 3 lavoratori al giorno non torneranno a casa dopo il lavoro.

Questo scenario potrebbe peggiorare, presto si apriranno tanti cantieri, anche inutili, con l'arrivo dei fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e allora, il profitto, la ripresa del PIL sarà prioritaria, la sicurezza sarà ancora più marginale e chi avrà da ridire sarà additato come "nemico della patria, della ripresa".

Morirà qualche lavoratore? Pazienza, basterà un "basta morti sul lavoro" e avremo tutti la coscienza più pulita.

 

Francesco Guadagni

Francesco Guadagni

 

Nato nell'anno di grazia 1979. Capolavoro e mancato. Metà osco, metà vesuviano. Marxista fumolentista. S.S.C.Napoli la mia malattia. Pochi pregi, tanti difetti, fra i quali: Laurea in Lettere Moderne, Iscrizione all'Albo giornalisti pubblicisti della Campania dal 2010. Per molti anni mi sono occupato di relazioni sindacali, coprendo le vertenze di aziende multinazionali quali Fiat e di Leonardo Finmeccanica. Impegno di militanza politica, divenata passione, è il Medio Oriente. Per LAD Gruppo Editoriale ho pubblicato il libro 'Passione Pasolini - Un Viaggio con David Grieco', prefazione di Paolo Desogus. 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La resa (incondizionata) di Trump di Loretta Napoleoni La resa (incondizionata) di Trump

La resa (incondizionata) di Trump

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte) di Giuseppe Masala Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

Il Teatro delle Ombre arriva a Teheran (seconda parte)

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi di Michelangelo Severgnini E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

E’ cupo per l‘Italia il cielo sopra Bengasi

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale   Una finestra aperta Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

Medio Oriente: scelta tra caos e riequilibrio internazionale

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran di Francesco Santoianni "Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

"Un semplice incidente" e le (solite) fake news contro l'Iran

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano di Francesco Erspamer  L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

L'intrinseca debolezza dell'Impero americano

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti