Prigioniero israeliano rivela le tecniche della "Unità Ombra" delle Brigate Al-Qassam

2659
Prigioniero israeliano rivela le tecniche della "Unità Ombra" delle Brigate Al-Qassam


di Agata Iacono

Arrivano conferme sulla cosiddetta "Unità Ombra", una delle formazioni più clandestine delle Brigate Al-Qassam, oggetto di analisi in particolare dell'analista Abu Zaid, il quale per primo aveva svelato le innovative tattiche impiegate dal gruppo. Nella sua analisi, ampiamente dibattuta, Abu Zaid ha spiegato come l'uso di manifestazioni di copertura per le operazioni di contrabbando costituisca «una traduzione nella vita reale» della promessa del portavoce militare Abu Obaida di ingaggiare «una battaglia lunga e complessa». Un caso emblematico, stando ai rapporti di intelligence, si sarebbe verificato nel gennaio 2025, quando l'unità avrebbe sfruttato «manifestazioni organizzate» contro Hamas nel nord di Gaza, rivelatesi in seguito una cortina fumogena per trasferire i prigionieri israeliani verso sud.

Secondo la ricostruzione di Abu Zaid, la tattica poggia su tre elementi cardine:

  1. Camuffamento tra la folla: lo spostamento dei prigionieri avviene all'interno di folle vocianti, dove il rumore e il caos operativo fungono da schermo contro la potenziale rilevazione di segnali elettronici da parte dei sistemi di sorveglianza israeliani.

  2. Coordinamento con le cellule di martirio: nella fase finale del trasferimento, i prigionieri vengono consegnati a gruppi specializzati, il cui mandato è garantire la massima protezione o, in alternativa, procedere all'esecuzione dei prigionieri stessi per impedirne il salvataggio in caso di avvicinamento delle forze israeliane.

  3. Impatto psicologico: Abu Zaid sostiene che questa strategia «minaccia Israele strategicamente e nei media», enfatizzando l'incapacità strutturale dell'esercito di recuperare i prigionieri vivi, se non in circostanze eccezionali.

L'analisi di Abu Zaid ha superato la dimensione puramente teorica. Le confessioni dei prigionieri israeliani, recentemente divulgate dalle Brigate Al-Qassam, hanno confermato in modo inequivocabile queste informazioni. Tale rivelazione ha generato un'ampia eco sui social media, dove attivisti e osservatori hanno condiviso l'analisi di Abu Zaid, tributaridone elogi per l'accuratezza e la credibilità. Numerosi utenti hanno descritto l'Unità Ombra come «l'arma segreta che ha spezzato l'arroganza della bestia sionista», interpretando il successo dell'inganno come una vittoria decisiva nella guerra delle menti e dell'intelligence. Abu Zaid ritiene che l'incapacità israeliana di infiltrarsi nell'Unità Ombra e di scoprirne i piani sia da ascrivere all'«erosione della sua preparazione militare» e a una dottrina operativa eccessivamente focalizzata sulla distruzione e sullo sfollamento forzato, a discapito di un lavoro di intelligence meticoloso e preciso. In questo contesto, l'Unità Ombra è riuscita a trasformare i prigionieri in una «moneta di scambio imbattibile», come è emerso con chiarezza dai recenti accordi in cui i prigionieri sono stati consegnati alla Croce Rossa senza che l'unità subisse alcuna perdita.

L'Unità Ombra è una formazione d'élite e ad altissima segretezza all'interno delle Brigate Al-Qassam, creata con una missione primaria: catturare e nascondere soldati israeliani da impiegare come strumento strategico di contrattazione. Il suo ruolo è divenuto di cruciale importanza durante i cinque anni di scomparsa del caporale Gilad Shalit (2006-2011), vicenda che si è conclusa con uno scambio di prigionieri che ha garantito il rilascio di oltre un migliaio di detenuti politici palestinesi. L'analisi di Abu Zaid, oggi confermata, dimostra come il successo dell'Unità Ombra non sia meramente tattico. Esso rappresenta una vittoria nella guerra psicologica e strategica. Nella Gaza assediata, l'unità ha dimostrato che il vero potere non risiede esclusivamente nella potenza di fuoco, ma anche nella segretezza, nell'ideologia e nella superiore intelligence nella gestione dei conflitti.


Può mai essere sconfitto un tale tipo di leadership? Ascoltate cosa ha detto un soldato israeliano che era stato prigioniero a Gaza:
 
"L'Unità Ombra delle Brigate Al-Qassam ha organizzato manifestazioni contro la guerra e contro lo stesso Hamas. Questo è successo il 25 marzo di quest'anno. Noi, i soldati israeliani prigionieri, abbiamo marciato in mezzo a quelle manifestazioni che sono iniziate a Beit Lahia a nord, si sono spostate a Beit Hanoun, poi nella Città di Gaza e infine a Khan Younis a sud. Quelle manifestazioni, che sembravano essere contro la resistenza, hanno incantato gli israeliani. Le hanno presentate come un segno di vittoria. Ma in realtà, tutto l'evento è stato orchestrato dalle Brigate Al-Qassam. Durante quelle proteste, noi, i prigionieri israeliani, stavamo venendo trasferiti da nord a sud, proprio sotto lo sguardo di droni e dell'intelligence israeliana, che applaudivano ciò che credevano fosse un malcontento pubblico contro Hamas.
 
Il soldato israeliano, che è stato liberato solo due giorni fa, continua: ‘Non avremmo mai immaginato che il piano per spostarci da nord a sud avrebbe davvero funzionato, specialmente con droni da ricognizione che volavano proprio sopra di noi. Ciò che è ancora più sorprendente è che i combattenti di Al-Qassam ci hanno chiesto di guidare le manifestazioni. Ci hanno insegnato gli slogan da gridare, ci hanno sollevato sulle loro spalle e ci hanno fatto urlare in arabo contro la resistenza, mentre loro ripetevano i nostri canti dietro di noi. E così, siamo arrivati sani e salvi a Khan Younis, sotto l'attenta osservazione dell'intelligence israeliana, che non si è mai accorta di chi fossimo realmente.'

FONTI:
 
 

Roya News | Military analyst Nidal Abu Zaid reveals how Hamas used protests to fool 'Israel' https://en.royanews.tv/news/64145?fbclid=IwdGRzaANd0KRjbGNrA13QjGV4dG4DYWVtAjExAAEeAKnWn2G0nBEzEOq_NofzDO1lJU5JwBe6IdTT_b3ujJ6js8sjBzVmlkXghno_aem_-fsWtIwpNJyS979wKs9p2A

Agata Iacono

Agata Iacono

Sociologa e antropologa

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo? di Giuseppe Masala Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

“L’operazione della Resistenza una risposta all’occupazione” di Michelangelo Severgnini “L’operazione della Resistenza una risposta all’occupazione”

“L’operazione della Resistenza una risposta all’occupazione”

Dal concetto alla pratica: la Cina e lo sviluppo globale delle donne   Una finestra aperta Dal concetto alla pratica: la Cina e lo sviluppo globale delle donne

Dal concetto alla pratica: la Cina e lo sviluppo globale delle donne

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Giorgia Meloni e il "weekend lungo" di Paolo Desogus Giorgia Meloni e il "weekend lungo"

Giorgia Meloni e il "weekend lungo"

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Svelato il piano per reclutare mercenari stranieri per Kiev di Marinella Mondaini Svelato il piano per reclutare mercenari stranieri per Kiev

Svelato il piano per reclutare mercenari stranieri per Kiev

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

 Italia, povertà da record di Michele Blanco  Italia, povertà da record

Italia, povertà da record

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti