Presentato a Caracas il libro 'Las caras del fascismo en el tercer milenio', edito dal Fondo Editoriale dell’Università Internazionale della Comunicazione

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Presentato a Caracas il libro 'Las caras del fascismo en el tercer milenio', edito dal Fondo Editoriale dell’Università Internazionale della Comunicazione

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di Cuatro F

“Il fascismo, come fenomeno ideologico, politico e sociale, ha lasciato un segno indelebile nella storia del XX secolo e continua a risuonare nelle dinamiche contemporanee dell’America Latina, e in particolare in Venezuela. Questo libro collettivo, curato dalle instancabili compagne Geraldina Colotti e Tania Díaz e scritto da intellettuali organici di Nuestra America e Europa, rappresenta uno sforzo prezioso e necessario per svelare le complessità e le determinazioni del fascismo europeo tra le due guerre, la sua evoluzione nel corso del XX secolo e la sua rinascita transgenica in un numero infinito di nuove forme neofasciste nell’attuale contesto latinoamericano. Affrontando questi pericolosi nuclei, non solo esploriamo un capitolo oscuro e occultato della storia dell’ideologia borghese occidentale e delle sue mascherate fascistoidi, ma riflettiamo anche sulle lezioni che dobbiamo trarre per il nostro impegnativo presente storico”.

Inizia così il prologo del libro Las caras del fascismo en el tercer milenio (I volti del fascismo nel terzo millennio), scritto dal capitano Diosdado Cabello, vicepresidente del PSUV e attuale ministro degli Interni, della Giustizia e della Pace del Venezuela. Un volume collettivo, che si avvale del contributo di 16 autrici e autori: Alessandra Pradel; Alessandra Mulino; Ali Ramón Rojas Olaya; Atilio Borón; Carlos Aznarez; Fernando Buen Abad; Geraldina Colotti; Graciela Ramírez; Irene León; José Garcés; José Gregorio Linares; Luis Delgado Arria; Luis Britto Garcia; Pedro Penso; Tania Valentina Díaz, e il presidente, Nicolás Maduro Moros, che lo ha presentato durante il Congresso Antifascista, e le cui parole aprono il volume.

Così, il 19 agosto 2024, durante un incontro con la Direzione Nazionale del Partito Socialista Unito del Venezuela (Psuv) e il Grande Polo Patriottico (GPP), il presidente Nicolás Maduro ha annunciato il Congresso Mondiale contro il fascismo in Venezuela: “Mi stanno proponendo un congresso mondiale contro il fascismo, il neofascismo ed espressioni simili con ospiti da tutti i continenti. Invitiamo pensatori, intellettuali, artisti, leader sociali, leader politici dall'Asia, Europa, Africa, Stati Uniti, America Latina e Caraibi, e Oceania. Terremo qui in Venezuela, epicentro mondiale della lotta contro il fascismo, il grande congresso, ... per nutrirci delle idee, delle proposte e affinare le strategie che, in Venezuela, difendono il diritto alla vita, alla pace e al futuro”.

E sulla base di questa proposta, l'Università Internazionale della Comunicazione (LAUICOM), diretta dalla deputata e giornalista Tania Díaz, ha deciso di offrire il proprio contributo al dibattito con questa raccolta di saggi che inaugura il fondo editoriale Lauicom, coordinato dalla giornalista Geraldina Colotti e con il supporto della Professoressa Alexandra Mulino per la parte digitale.

Un contributo realizzato da un team di docenti e professionisti dell'informazione e dell'impaginazione, come Verónica Díaz (responsabile della redazione del nostro Cuatro F), da artisti del disegno e dell'illustrazione, come Ivan Pernia, e con il supporto della casa editrice Vadell hermanos, diretta da Valentina Vadell. Un lavoro collettivo, quindi, come è collettivo il lavoro che l'UICOM realizza ogni giorno, mettendo in pratica il sogno di Hugo Chávez. Un'idea che il filosofo messicano, Fernando Buen Abad, rettore internazionale dell'Università, ha avuto il compito di presentare al presidente Maduro, che l'ha approvata e l'ha messa in pratica con un decreto emanato durante il Primo Congresso Internazionale della Comunicazione.

La spaziosa sede di LAUICOM, situata nell'urbanizzazione di Los Cortijos, nella parte est della capitale, un tempo era la sede del quotidiano di opposizione El Nacional. Lo spazio è stato espropriato dalla rivoluzione dopo la lunga causa vinta da Diosdado Cabello contro il proprietario (il latitante Miguel Henrique Otero, che ora vive nel lusso di Madrid), che lo aveva ingiustamente calunniato.

L'estrema destra ha lasciato lo spazio in uno stato di completa devastazione. In meno di quattro anni è avvenuto un piccolo-grande miracolo, testimoniato dai laboratori, dalle mostre e dalle molteplici iniziative che vi si sviluppano, grazie all'instancabile impegno del gruppo dirigente (Luis Delgado, Tamara Díaz, Rafael Rosales, Wilman Verdù, Pedro Penso) e della squadra che lo supporta nei vari compiti.

Un miracolo del potere popolare, spina dorsale del processo bolivariano, che resiste da 25 anni agli attacchi dell’imperialismo. Attacchi che si rinnovano e si moltiplicano, ma moltiplicano e rafforzano anche la resistenza del popolo organizzato dietro le bandiere del PSUV.

La portata degli attacchi alla rivoluzione bolivariana, questa volta dopo le elezioni presidenziali del 28 luglio, che hanno dato un’ampia vittoria a Maduro per un terzo mandato, è ben descritta e analizzata dalla rettrice Tania Díaz nel primo saggio del libro, intitolato Cronaca delle ore del terrore.

In poche ore, il Venezuela è stato vittima di un assedio che ha mostrato le molteplici operazioni di camuffamento che il fascismo utilizza per nascondere la sua vera natura: essere il prepotente operatore di un capitalismo in crisi strutturale, che impone il suo modello decadente con la guerra imperialista. Una guerra che, come ricorda Fernando Buen Abad, è anche  cognitiva, è una lotta per stabilire una nuova egemonia imponendo il racconto dei vincitori nella memoria storica dei settori popolari.

A questo tema sono dedicati diversi saggi nella quarta sezione del volume (Luis Delgado, Ali Roja, José Garcés), con uno sguardo particolare agli effetti della guerra cognitiva sulle generazioni più giovani (José Gregorio Linares, Alexandra Mulino). Umanesimo o fascismo? Occorre innanzitutto identificare il nemico e le maschere che assume, e per questo motivo il saggio di Luis Britto García, in linea con l'analisi del prologo, in cui Diosdado colloca le manifestazioni dell'attuale fascismo in una prospettiva storica, funziona come una vera bussola, analitica e formativa.

Per questo motivo, il giornalista argentino, Carlos Aznarez sviluppa il tema del rapporto tra sionismo e nazifascismo, mostrando il cortocircuito che si è creato, sia a destra sia in una sinistra che ha da tempo dismesso la difesa del socialismo. Centrosinistra e nazifascismo è il titolo del saggio dell’analista messicana, Alessandra Pradel. Pedro Penso ricorda su quali vecchi e nuovi miti si fonda la Rinascita del Fascismo, come recita il titolo del suo saggio.

Nello scritto Il volto oscuro del suprematismo bianco, Geraldina Colotti mostra il brodo di coltura in cui proliferano le teorie del complotto e i pericolosi gruppi “suprematisti” e antifemministi che le sostengono, dagli Stati Uniti all'America Latina e all'Europa: con la complicità del capitalismo delle reti sociali – altro tema approfondito da LAUICOM e dal volume, anche con il contributo dell’argentino Atilio Boron, Fascismo 2.0: continuità e cambiamento.

I tentacoli neocolonialisti e la tentazione fascista del XXI secolo è il contributo con cui l’ecuadoriana Irene Léon inquadra il tema dalla prospettiva del sud del mondo e nella battaglia dell'imperialismo contro i governi che cercano uno sbocco di potere a favore delle classi popolari. Per questo, l’analista cubana, Graciela Ramírez avanza la necessità di un Grande Fronte Antifascista Internazionale, che diffonda e rilanci analisi, contenuti e azioni per un’agenda comune.

Più il capitale si globalizza e non conosce confini, più frammenta la produzione, balcanizza territori e cervelli, erige muri contro le masse infinite di esseri umani in fuga dalla fame e dalla guerra. Una situazione che rende urgente unire le forze contro il nemico comune, superando steccati e confini.

In questo contesto, la proposta di un’Internazionale contro il fascismo, espressa in senso anticapitalista, antimperialista e antipatriarcale, lanciata a Caracas dal presidente Maduro il 10 e 11 settembre, ha già compiuto un altro miracolo: quello di riunire più di 1.200 delegati, provenienti dai cinque continenti, ai quali è stato affidato il compito, secondo il metodo "uno per dieci", consolidato, attraverso numerose vittorie, dalla Rivoluzione Bolivariana.

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