Perché gli Usa sono sull'orlo di una profonda crisi

5818
Perché gli Usa sono sull'orlo di una profonda crisi

 

di Alessandro Volpi*

 

Gli Stati Uniti sono sull'orlo di una crisi profonda. Provo a mettere in fila alcune ragioni di una simile situazione.

In primo luogo la gigantesca montagna di debiti che il governo federale e l'economia Usa stanno accumulando da tempo sembra aver raggiunto un livello difficilmente sostenibile perché la dollarizzazione con cui si finanzia quel debito sconta difficoltà sempre più evidenti, aggravate dalla politica dei dazi, a cominciare da quelli contro la Cina: troppi debiti con l'estero mal si conciliano con dazi aggressivi. La finanziarizzazione e la conseguente polarizzazione della ricchezza nella popolazione statunitense cominciano a rendere le disuguaglianze troppo marcate: sembra sparita ogni forma di buona occupazione, i salari restano molto bassi e l'inflazione, che ha beneficiato solo i profitti, erode il potere d'acquisto. Così il Pil, al netto dell'inflazione, ristagna e rende il debito ancora più pesante. In questo senso i guadagni di Borsa, garantiti dalle Big Three, finiscono sempre più nelle mani di pochi.

C'è poi la dura campagna elettorale per l'elezione del presidente che vede una spaccatura profonda nella finanza statunitense e che mette a rischio lo strapotere dei super fondi, a lungo protetti da un asse privilegiato con i dem di Biden e dalla politica monetaria di Powell. Gli alti tassi Fed garantivano il monopolio della liquidità ai detentori del risparmio gestito - leggi Big Three- , ma ora quei tassi stanno strangolando l'economia reale. In queste condizioni, è ripartita la volatilità con scommesse contro la tenuta delle big tech, fino ad oggi iper protette proprio dalla liquidità delle Big Three.

Se poi aggiungiamo la fine del carry trade giapponese che, per effetto dei tassi bassi, consentiva agli speculatori di prendere a prestito soldi a Tokyo per comprare titoli americani, e l'acuirsi delle tensioni geopolitiche in troppe aree del pianeta non più disposte ad accettare la gestione unilaterale a stelle e strisce, appare chiaro perché la crisi americana rischia di essere pesantissima.

 

*Post Facebook del 6 agosto 2024

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

"I nuovi mostri" - Virginia Raggi "I nuovi mostri" - Virginia Raggi

"I nuovi mostri" - Virginia Raggi

Come una Ursula qualunque... Come una Ursula qualunque...

Come una Ursula qualunque...

La (vera) genesi del conflitto in Ucraina (VIDEO) di Loretta Napoleoni La (vera) genesi del conflitto in Ucraina (VIDEO)

La (vera) genesi del conflitto in Ucraina (VIDEO)

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West di Raffaella Milandri Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria di Geraldina Colotti La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

Note a pie di pagina su Atreju di Alessandro Mariani Note a pie di pagina su Atreju

Note a pie di pagina su Atreju

Tecnodistopia di Giuseppe Giannini Tecnodistopia

Tecnodistopia

Dal commercio al check-in... una storia già vista di Antonio Di Siena Dal commercio al check-in... una storia già vista

Dal commercio al check-in... una storia già vista

DELENDA EST di Gilberto Trombetta DELENDA EST

DELENDA EST

Paradossi della società italiana di Michele Blanco Paradossi della società italiana

Paradossi della società italiana

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

ELSA MELONI FORNERO di Giorgio Cremaschi ELSA MELONI FORNERO

ELSA MELONI FORNERO

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti