Parlamento tedesco approva vendita armi pesanti all’Ucraina

Parlamento tedesco approva vendita armi pesanti all’Ucraina

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Direzione guerra permanente per fiaccare la Russia, ormai è questo il mantra dell’Occidente tutto, Usa in primis.

Una domanda è lecita. Come mai a giorni alterni sembra che Putin usi dei ferri vecchi, invii ragazzini a combattere per dimostrare l’efficacia della resistenza dell’Ucraina, mentre in altri sembra che l’esercito russo sia una macchina da guerra potente e pericolosa?

Una pericolosità e debolezza propagandata secondo le necessità.

Oggi, per esempio, la Russia passa come pericolosa ed ecco che il parlamento tedesco con 586 voti a favore, 100 contrari e sette astenuti, oggi, ha approvato la spedizione di armi pesanti in Ucraina, grazie al sostegno della coalizione di governo e del principale blocco di opposizione CDU/CSU, guidato dall'ex cancelliera Angela Merkel.

Durante il dibattito al Bundestag, i membri del partito di sinistra Die Linke e dell'estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) hanno annunciato il loro rigetto della mozione. La proposta legislativa prevede di portare avanti gli aiuti militari destinati a Kiev, accelerando il processo ove possibile.

La Germania inizialmente ha rifiutato di inviare armi pesanti in Ucraina e successivamente ha rifiutato di fornire attrezzature pesanti come veicoli blindati. Tuttavia, di recente il governo di Olaf Scholz ha accettato che l'Ucraina acquistasse armi tedesche e ha sostenuto gli scambi di armi con gli alleati che hanno inviato attrezzature pesanti a Kiev.

La Germania ha già inviato in Ucraina circa 2.500 missili antiaerei, 900 bazooka con 3.000 proiettili, 100 mitragliatrici, 15 armi anticarro Bunkerfaust con 50 razzi, 100.000 bombe a mano, 2.000 mine, circa 5.300 cariche esplosive e più di 16 milioni di proiettili di vario calibro per armi leggere, dai fucili d'assalto alle mitragliatrici pesanti, secondo quanto rivelato dall'agenzia Dpa.

Ora prevede di inviare veicoli corazzati in Slovenia per sostituire i carri armati dell'era sovietica che il paese sta inviando in Ucraina, oltre a fornire mortai direttamente all'Ucraina e lasciare che Kiev acquisti cannoni corazzati antiaerei semoventi obsoleti dalla Germania.

Anche le compagnie tedesche hanno chiesto il permesso di spedire armi in Ucraina, sebbene non abbiano ancora l'approvazione del governo. Il consorzio delle armi Rheinmetall vuole inviare 100 veicoli da combattimento di fanteria Marder e 88 Leopard 1A5, mentre il gruppo KMW vuole consegnare 100 obici semoventi Panzerhaubitze 2000 (PzH 2000) a Kiev.

Insomma, la guerra, non dimentichiamolo, è anche un grande business. Perché farselo scappare?

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Tra neoliberismo e NATO: l'Argentina sull'orlo dell'abisso di Fabrizio Verde Tra neoliberismo e NATO: l'Argentina sull'orlo dell'abisso

Tra neoliberismo e NATO: l'Argentina sull'orlo dell'abisso

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La fine dell'impunità di Israele di Clara Statello La fine dell'impunità di Israele

La fine dell'impunità di Israele

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Liberal-Autocrazie di Giuseppe Giannini Liberal-Autocrazie

Liberal-Autocrazie

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Togg fii: l’Africa è un posto dove restare di Michelangelo Severgnini Togg fii: l’Africa è un posto dove restare

Togg fii: l’Africa è un posto dove restare

Il primo dei poveri di Pasquale Cicalese Il primo dei poveri

Il primo dei poveri

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La crisi nel Corno d’Africa di Paolo Arigotti La crisi nel Corno d’Africa

La crisi nel Corno d’Africa

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti