OXFAM: Civili yemeniti uccisi da armi britanniche e statunitensi
Gli yemeniti trasportano i morti dopo un attacco aereo saudita sulla città di Saada, nello Yemen, il 25 gennaio 2022. (Foto: Getty Images)
Sulla tragedia che vive il popolo yemenita dal 2015 con l’aggressione della colazione guidata dall’Arabia Saudita è calato un silenzio ancora più grande dopo che le attenzioni sono state rivolte alla guerra in Ucraina e alle rivolte in Iran.
Non c’è stata, quindi, migliore occasione per media e i governi occidentale affinché l’opinione pubblica continui ad ignorare il massacro che si compie nel paese più povero del mondo arabo, realizzato con armi occidentali.
Il silenzio politico e mediatico non significa che il massacro si sia fermato e, come ha riportato, ieri, in uno studio la ONG Oxfam, più di quattro attacchi armati contro civili sono stati effettuati ogni giorno durante gli ultimi 14 mesi di guerra nello Yemen.
La nuova ricerca della Ong ha contato più di 1.700 attacchi contro civili che sono stati uccisi, feriti o costretti a fuggire dalle loro case e ha scoperto che i raid aerei della coalizione guidata dai sauditi, sono stati realizzati utilizzando armi fornite esclusivamente da Regno Unito e Stati Uniti, rappresentando un quarto di tutti i bombardamenti.
Il rapporto di Oxfam anticipa la causa legale intentata dalla Campaign Against Arms Trade (CAAT) contro il governo del Regno Unito sulla fornitura di armi per la guerra allo Yemen, che si svolgerà presso l'Alta Corte a gennaio. Oxfam sta intervenendo per fornire perizie a sostegno della contesa legale.
Lo studio ha rilevato che tra gennaio 2021 e fine febbraio 2022, oltre alla diffusa distruzione di infrastrutture vitali per la popolazione civile, la coalizione guidata dai sauditi con i suoi attacchi aerei è stata responsabile di almeno:
- 87 morti civili e 136 feriti
- 19 attacchi a ospedali, cliniche e ambulanze
- 293 attacchi che hanno costretto le persone a fuggire dalle proprie case, il 39% di tutti gli attacchi che hanno causato lo sfollamento
Martin Butcher, consigliere politico di Oxfam su armi e conflitti e autore del rapporto, ha dichiarato:
“L'enorme numero di attacchi ai civili è una dura testimonianza della terribile tragedia che il popolo dello Yemen ha subito. La nostra analisi mostra che esiste un modello di violenza contro i civili e tutte le parti in questo conflitto non hanno fatto abbastanza per proteggere la vita dei civili, cosa che sono obbligate a fare ai sensi del diritto internazionale umanitario.”
Butcher precisa un aspetto importante: “L'intensità di questi attacchi non sarebbe stata possibile senza una pronta fornitura di armi. Ecco perché è fondamentale che il governo britannico e altri interrompano immediatamente le vendite di armi che stanno alimentando la guerra nello Yemen".
Da quando la coalizione guidata dai sauditi ha iniziato il suo intervento nello Yemen, il Regno Unito ha concesso licenze in armi all'Arabia Saudita per almeno 7,9 miliardi di sterline. I ricercatori del CAAT hanno stimato che il vero valore delle vendite di armi è di oltre 23 miliardi di sterline se si tiene conto di ulteriori "licenze aperte".
Infine, da Oxfam ricordano che “la guerra ha causato decine di migliaia di vittime civili e costretto oltre quattro milioni di persone ad abbandonare le proprie case, contribuendo a una delle peggiori crisi umanitarie del mondo. Oltre 21,5 milioni di yemeniti hanno bisogno di assistenza e 17,3 milioni di persone soffrono la fame acuta, compresi oltre due milioni di bambini con malnutrizione acuta.”
Di tutto questo trovate uno straccio di notizia sui media mainstream, non tutti i giorni, ma almeno una volta al mese?