OpenKylin 1.0: la Cina passa all’attacco con un sistema operativo autonomo

5886
OpenKylin 1.0: la Cina passa all’attacco con un sistema operativo autonomo


La settimana scorsa Reuters ha dato molto rialto al rilascio, da parte della Cina, di OpenKylin 1.0.

La Cina, si legge nell’agenzia, ha rilasciato il suo primo sistema operativo Desktop. Si tratta di un passo importante per sganciarsi dalla dipendenza dalla tecnologia americana.

OpenKylin raccoglie una comunità di 272 aziende e 4.141 sviluppatori (openkylin.top), distribuiti tra università, istituti di ricerca scientifica e singoli ingegneri.

Al progetto hanno aderito diverse imprese, impegnate nello sviluppo hardware o in piattaforme internet.

L’obiettivo è consegnare alle aziende cinesi uno strumento che sia il più possibile indipendente dalle filiere di sviluppo controllate dal BigTech americano, per evitare un blocco dell'assistenza o un accesso alle nuove release, come stava per accadere qualche anno fa con Alphabet e Android.

Ho scaricato la Distro e l’ho testata sul mio sgangherato e datato laptop. Siamo lontani da un sistema operativo indipendente. OpenKylin è basato su Linux, e dipende fortemente da Debian e, in parte, anche da Ubuntu, ovvero dalle Distro più solide e diffuse da questa parte del mondo. Per alcuni si tratta soltanto di un remix di Ubuntu, e l’ampio risalto datogli dai media internazionali è totalmente fuori luogo (theregister.com).

Sotto il cofano di Kylin c’è il Kernel Linux 5.15, il compilatore GCC 9.3, e il tutto suggerisce che si tratti di un Ubuntu 20.04 mascherato con un diverso Desktop Environment (UKUI 4.0).

Il sistema è bello e piacevole da usare, un giretto non costa niente, anche a occidente. Può essere l’occasione per il passaggio a GNU/Linux.

Il Kylin è una creatura leggendaria della mitologia cinese. Si manifesta al passaggio di un saggio o di un sovrano. È un ungulato con corno. Con questo corno la Cina vorrebbe contrastare la supremazia occidentale nel campo dei sistemi operativi, e non è detto che non ci riesca.   

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace di Giuseppe Masala Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta" di Michelangelo Severgnini Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Come la Grecia di Michele Blanco Come la Grecia

Come la Grecia

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti