Ministra per grazia (politica) ricevuta
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di Angelo d'Orsi
La signora Anna Maria Bernini, che ha vinto il terno al lotto di essere insignita del titolo e del ruolo di Ministro della Repubblica, ministro dell’Università (addirittura!), dopo tre anni di gestione del dicastero, tra l’inutile e il dannoso, si è esibita in una performance disgustosa nelle forme e infame nel contenuto. Agli studenti che coraggiosamente sono andati a contestarla alla festa (!?) della destra di governo, la festa meloniana – alla quale ogni politico per bene dovrebbe rifiutare di partecipare – segnalando le anomalie del test per l’accesso alla facoltà di Medicina, le assurdità e la violenza di quella prova, agli studenti che in sostanza le chiedevano udienza, dato che si tratta del loro presente e del loro possibile avvenire, che una prova di ingresso allucinante rischia di cancellare, come ha risposto la sullodata? Levandosi in piedi, nella speranza di dominare la situazione, e insultando quei ragazzi e ragazze che chiedevano ascolto.
E qual è stato l’insulto? Quello canonico di Berlusconi (che però lo aveva usato ridendo) e che recentemente un patetico ex ministro ha esibito in un braccialetto in tv: “Siete sempre solo dei poveri comunisti!”. Ovviamente la parola comunista per Berlusconi, per Bernini come per Sangiuliano, rappresenta un’ingiuria. Ma, al di là di questo, che senso aveva ripetere la frase? In quel contesto, nessuno. Dunque la signora Bernini, ministra per grazia politica ricevuta, ha confermato non soltanto di essere del tutto inadeguata al ruolo – ossia dirigere il comparto Università e Ricerca –, ma di non avere la minima idea di che cosa voglia dire rappresentare le istituzioni.
E qual è stato l’insulto? Quello canonico di Berlusconi (che però lo aveva usato ridendo) e che recentemente un patetico ex ministro ha esibito in un braccialetto in tv: “Siete sempre solo dei poveri comunisti!”. Ovviamente la parola comunista per Berlusconi, per Bernini come per Sangiuliano, rappresenta un’ingiuria. Ma, al di là di questo, che senso aveva ripetere la frase? In quel contesto, nessuno. Dunque la signora Bernini, ministra per grazia politica ricevuta, ha confermato non soltanto di essere del tutto inadeguata al ruolo – ossia dirigere il comparto Università e Ricerca –, ma di non avere la minima idea di che cosa voglia dire rappresentare le istituzioni.
PS -
Mi sia consentito un post scriptum. Anni fa, in un programma tv, lei e la sua sodale Ravetto, per tutto il (poco) tempo nel quale io cercavo di parlare, argomentando, mi interruppero continuativamente, ripetendo, all’unisono: “E lei sarebbe un professore!?”. Come aveva fatto anche l’egregio Salvini, in altro programma televisivo: “Bel professore, lei! Io i miei figli certo non li mando da lei…E lei sarebbe un professore…!?” e via berciando.
Classe di governo. Costoro vanno mandati tutti a casa, al più presto, prima che rechino danni irreparabili alla vita istituzionale, al dibattito politico, e alla pubblica moralità di questo paese
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